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dal Messaggero Veneto del 18 settembre 2007

Cpt, presi altri cinque evasi

Caccia agli ultimi quattro

Gradisca. Hanno raccontato di essere in cerca di aiuto dopo aver avuto un incidente in auto mentre arrivavano da Milano, un racconto che non ha convinto i carabinieri che, controllandoli, hanno invece scoperto la loro identità: cinque dei 13 immigrati scappati dal Cpt di Gradisca. Così ieri, con un’azione congiunta tra le sezioni provinciali dell’Arma di Udine e Gorizia, è salito a nove il numero degli extracomunitari rintracciati dopo la fuga nella notte di venerdì scorso dal Centro di permanenza temporanea, mentre le forze dell’ordine restano alla caccia degli altri quattro. I cinque extracomunitari, ragazzi tra i 19 e i 23 anni, tre di origine palestinese e due di origine egiziana, sono stati riportati al Cpt, ma anche sentiti dai carabinieri che stanno indagando per ricostruire l’origine e le modalità della “rivolta” scattata nella struttura di Gradisca, mentre sugli immigrati per ora pendono le ipotesi di reato di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Secondo la ricostruzione effettuata ieri dai Ca, durante la mattinata una pattuglia del nucleo radiomobile di Palmanova ha rintracciato a Crauglio di San Vito al Torre i primi tre immigrati mentre chiedevano cibo suonando ai campanelli di alcune abitazioni. Alla richiesta di spiegazioni, i giovani avrebbero giustificato il loro gesto come una richiesta di aiuto dopo un incidente stradale, senza però convincere gli uomini dell’Arma che hanno quindi deciso di controllarli scoprendo da dove provenissero davvero. Stessa sorte toccata poco dopo, nelle vicinanze, ad altri due connazionali. I cinque immigrati sono apparsi molto debilitati e i carabinieri ipotizzano che in questi ultimi giorni siano rimasti nascosti nella campagna.
In conferenza stampa, condotta dal Comandante del Nucleo operativo e radiomobile di Udine Fabio Pasquariello, i Cc hanno anche dato notizia della denuncia a piede libero, effettuata dalla Compagnia di Gradisca, di due egiziani ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di favoreggiamento alla permanenza di clandestini sul territorio. I due, un uomo di 37 anni e uno di 32, con regolare permesso di soggiorno, sabato scorso sono stati sorpresi in un locale a Romans d’Isonzo poco prima di incontrarsi con alcuni connazionali fuggiti proprio dal Cpt, ai quali avrebbero fornito aiuto per non essere rintracciati.
(a.b.)