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Da Padova a Idomeni per portare aiuti e solidarietà ai profughi

Simone Varroto, Il Mattino di Padova, 27 marzo 2016

Padova. Da Padova a Idomeni per portare aiuti e solidarietà ai profughi bloccati al confine tra Grecia e Macedonia. Dopo sedici ore di nave da Ancona a Igoumenitsa e altre sei ore di pullman, ieri sera la carovana umanitaria “Over the Fortress” è arrivata a destinazione. A precedere di un giorno i 300 attivisti della spedizione promossa da Progetto Melting Pot Europa, 200 dei quali italiani e 32 padovani, sono stati alcuni volontari padovani appassionati di moto, capeggiati dall’imprenditore Albertino Pastorini e dal fotografo Stefano Vallin, che hanno raggiunto Idomeni venerdì sera dopo aver compiuto lo stesso tragitto, carichi di aiuti umanitari raccolti a Padova.

«Poteva andare peggio, poteva piovere. Invece nevica», ha segnalato Pastorini sulla sua pagina facebook venerdì, prima di percorrere i 400 chilometri che separano Igoumenitsa da Idomeni. «Arriviamo con il sole a Policastro», prosegue il post, «Troviamo subito i responsabili che avevamo contattato solo una settimana fa e scarichiamo il materiale che sparisce tutto subito. Sembrava che lo stessero aspettando. Anche chi è rimasto a casa oggi deve essere felice. A seguire siamo andati a Microdassos a portare il materiale richiesto da un altra associazione e poi siamo andati al campo profughi di Idomeni. Stasera riunione con i volontari che vengono da tutta Europa e poi sapremo da domani come impegnare i nostri mitici furgoni. Post scriptum: nelle salite abbiamo messo anche la prima».

A 24 ore di distanza sono arrivati a destinazione anche i 300 attivisti di Over the Fortress, partiti venerdì da Roma, Palermo, Firenze, Milano, Torino, Brescia, Padova, Marghera, Venezia, Verona, Trento, Treviso, Vicenza, Ancona, Jesi, Fano e Senigallia.
Prima di sbarcare in Grecia i partecipanti alla carovana umanitaria si sono distribuiti in vari gruppi: uno per la distribuzione degli aiuti (vestiario, scarpe, materiale sanitario, indumenti per bambini), uno per costruire un punto di alimentazione elettrica da lasciare al campo profughi, uno per organizzare attività per bambini e uno di operatori legali. Dai loro contatti a Idomeni, come riportato su www.meltingpot.org, sono stati informati che al campo profughi sono iniziati i trasferimenti. «Quattordici sono i pullman che sono arrivati al campo per trasferire i migranti in un centro di ricollocamento», scrivono gli attivisti, «Molti sono quelli che tra stanchezza e esasperazione decidono di voler andare via. Ancora però nessuna forzatura da parte della polizia, anche se già da settimane sta invitando i migranti ad andarsene o a collaborare allo spostamento».