Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Danimarca. Amnesty: immigrate vittime di violenza sono poco protette

Amnesty Internation accusa la Danimarca di non offrire la dovuta protezione alle donne immigrate che subiscono violenza dal marito. E’ quanto emerge da un rapporto dell’organizzazione pubblicato oggi, in cui si afferma che la maggior parte di queste donne si trova costretta a dover scegliere fra il restare con il coniuge violento o il venire espulsa dal paese.

Amnesty riporta alcuni dati del Ministero per l’Integrazione secondo cui fra il 1998 e il 2004 solo un terzo delle donne vittime di atti di violenza in famiglia hanno ottenuto dallo Stato danese il permesso di soggiorno. Questo si spiega con le rigide leggi danesi sull’immigrazione e con le complesse regole che stabiliscono in questi casi la possibilita’ di restare in Danimarca. Occorre poter documentare di aver subito delle violenze, che le violenze sono la causa di un divorzio, di essere bene integrate nel paese e di rischiare delle aggressioni rientrando in patria. Sono condizioni quasi impossibili per queste donne, si legge nel rapporto. Molte di loro vanno al pronto soccorso con il marito che assume il ruolo d’interprete e hanno anche difficolta’ ad integrarsi nella societa’ danese perche’ vengono rinchiuse in casa.

Amnesty International propone che le regole per il permesso di soggiorno vengano alleggerite, che si accentui l’assistenza e che i pronto soccorsi debbano richiedere un interprete apposito di fronte ad ogni sospetto di un caso di violenza.

I partiti politici hanno accolto il rapporto di Amnesty con stupore e si preparano a cercare delle soluzioni adeguate al termine delle vacanze estive. Il ministro per l’integrazione, Rikke Hvilshoj, non ritiene che si debbano modificare le regole per il permesso di soggiorno, ma ha fatto notare che le immigrate che subiscono violenza in famiglia vengono aiutate e che ai mariti condannati per violenze gia’ adesso viene negato il permesso di far venire in Danimarca un’altra donna da sposare.