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Davvero diversi? La Carta di Roma e la sua applicazione nei mass-media di lingua tedesca dell’Alto Adige

Un report promosso dall’OEW-Organizzazione per Un mondo solidale di Bressanone

Il progetto di ricerca “Davvero diversi? La Carta di Roma e la sua applicazione nei mass-media di lingua tedesca dell’Alto Adige”, promosso dall’OEW-Organizzazione per Un mondo solidale di Bressanone e curato da Claudia Marina Lanzidei, ha visto il monitoraggio dei due quotidiani altoatesini in lingua tedesca più letti – il Dolomiten e il Neue Südtiroler Tageszeitung – lungo l’arco di tempo di un anno, dal 1° febbraio 2020 al 31 gennaio 2021.

Il monitoraggio ha avuto come fine quello di selezionare e analizzare tutti gli articoli che parlavano dei/delle nuovi/e cittadini/e dell’Alto Adige e di migrazioni, al fine di stabilire fino a che punto la rappresentazione mediatica di queste persone è in linea con i principi del “Testo Unico dei doveri del giornalista” e della “Carta di Roma”, codici deontologici che sanciscono i diritti e i doveri dei giornalisti e delle giornaliste in materia di informazione riguardante varie tematiche, tra le quali la tutela delle persone con un passato migratorio.

L’OEW da anni è attiva sul territorio dell’Alto Adige al fine di promuovere la creazione di consapevolezza sulle strutture, la cultura e i processi mentali che portano alla formazione o riproduzione di pregiudizi e stereotipi, al fine di arrivare ad una convivenza più egualitaria. Il report si presenta come contributo a riflessioni nell’ambito dei Critical Whiteness Studies (CWS), i quali indagano il perpetrarsi di dinamiche di razzismo per via di caratteristiche strutturali della società, nel quale il gruppo privilegiato (nel contesto occidentale la maggioranza bianca) continua ad avere una visione razzista nei confronti di altri gruppi (persone Nere e of color) che sono confrontati con il razzismo nel loro quotidiano. Il progetto contribuisce così a questo studio interrogandosi anche su questioni di authorship, che indagano se un determinato gruppo dominante (la popolazione autoctona) possiede effettivamente più voce mediatica e la utilizza per creare un’immagine distorta e discriminante dei gruppi non dominanti (i/le nuovi/e cittadini/e). Come si vedrà in questo report, la rappresentazione mediatica dei/delle nuovi/e cittadini/e residenti in Alto Adige e delle migrazioni è spesso soggetta a dinamiche dettate dal pregiudizio, e non rispecchia la realtà effettiva riscontrabile nella società.

L’associazione spiega che ha scelto di analizzare due quotidiani in lingua tedesca (il Dolomiten e il Neue Südtiroler Tageszeitung) perchè mentre enti e progetti di ricercano che operano a livello nazionale monitorano media in lingua italiana, quelli in lingua tedesca non sono ancora mai stati monitorati. È il caso, ad esempio, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), che compie un monitoraggio solo sui quotidiani altoatesini in lingua italiana. Inoltre, tutti i report pubblicati in Italia a seguito di monitoraggi dello stesso tipo ma su quotidiani diversi (come quello divulgato annualmente dall’Associazione Carta di Roma 1 e dall’Osservatorio di Pavia), sono effettuati esclusivamente su quotidiani in lingua italiana.

Secondo l’autrice Claudia Marina Lanzidei e il curatore del progetto Adrian Luncke “si può affermare che questo report ha portato alla luce una quantità di elementi i quali, sebbene legati l’uno all’altro da un filo rosso, affrontano una quantità estremamente varia di tematiche. Viviamo in un mondo stracolmo di parole, così tante che sembrano svuotate di significato. Ma non è mai veramente così: ogni parola ha un peso, e viene recepita, in un modo o nell’altro, da chi la riceve. È a questo che ogni giornalista dovrebbe pensare prima di portare qualcosa nero su bianco, prima di far sì che le sue parole diventino dominio pubblico”.

“Sono convinta – prosegue Lanzidei – che spesso alcune cose siano scritte senza pensare ai significati inconsci che potrebbero trasmettere, senza pensare alle conseguenze. Eppure questo report dimostra proprio che non esistono parole dette (o scritte) al vento, ma che spesso queste parole danneggiano irrimediabilmente alcune persone, le quali si ritrovano a fronteggiarsi quotidianamente contro il razzismo”.

Il rapporto si conclude con un dodecalogo di proposte per il giornalista, un manifesto di buone prassi utili non solo per i quotidiani di lingua tedesca.

– Scarica il rapporto completo
Davvero diversi? La Carta di Roma e la sua applicazione nei mass-media di lingua tedesca dell’Alto Adige

Della parola integrazione non c’è alcun bisogno. Io non mi sento diversa. Sono gli altri che dicono che sono diversa.” (Agitu Ideo Gudete)

Documenti allegati

  1. https://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2020/12/Notizie-di-transito.pdf