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Decine di migranti abbandonati da giorni nel deserto tra Marocco e Algeria

Da vari giorni 43 migranti di origine subsahariana sono bloccati nella zona desertica tra il Marocco e l’Algeria, senza acqua né cibo, respinti da entrambi i Paesi.

È di sabato 11 marzo la denuncia di Helena Maleno, attivista di Caminando Fronteras, ONG che da anni si occupa di dare sostegno ai migranti transitanti dal Marocco verso le enclave di Ceuta e Melilla.

In un messaggio diffuso attraverso il suo profilo Twitter ha denunciato il verificarsi di numerose e violente retate in varie città del Marocco. Alcuni dei migranti fermati, molti dei quali feriti in modo serio, sarebbero poi stati trasferiti verso la zona desertica a sud del Paese, al confine con l’Algeria, dove dopo esser stati abbandonati senza alcun tipo di bene di sussistenza, sarebbero stati ripetutamente respinti dalle forze di sicurezza algerine che sorvegliano la frontiera.

A tutt’oggi 43 persone, tra le quali si contano anche due minori, sono bloccate in un limbo, in una terra nessuno, senza la possibilità di procedere in alcuna direzione.

In un video girato da un cellulare ed inviato ieri alla Maleno i migranti riferiscono di non essere stati ancora raggiunti da alcun tipo di soccorso umanitario.

La zona nella quale si trovano è infatti una zona militare, e l’accesso all’area è subordinato al permesso formale delle autorità, che evidentemente si ostinano a negarlo.
Tutto ciò sta avvenendo, ancora una volta, nel silenzio generale dei media.