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Decreto Flussi 2007 e Riforma Amato Ferrero

Molte le dichiarazioni, ancora molti gli aspetti nebulosi

E’ stata adottato dalla Commissione Affari Costituzionali il testo del disegno di Legge Delega che porta il nome dei Ministri Amato e Ferrero e che dovrebbe modificare l’attuale normativa in materia di immigrazione.

Dalle dichiarazioni del Ministro Paolo Ferrero, che ha inoltre annunciato l’imminente uscita del Decreto Flussi per l’anno 2007, sembrerebbe avvicinarsi la cancellazione della legge Bossi-Fini e quindi, una radicale inversione di tendenza nella gestione dei flussi migratori.

Per la verità, e questo non è confortante, le proposte contenute all’interno del disegno di legge delega, non sembrano essere così radicalmente diverse dall’ossatura della legge ancora in vigore.
Rimane un nesso inscindibile quello che lega il diritto di soggiorno al contratto di lavoro, con le conseguenze che finora abbiamo potuto registrare, legate alla precarietà del mondo del lavoro stesso, e quindi alla perdita dei requisiti per il diritto di soggiorno.
Inoltre, non viene minimamente scalfito il meccanismo delle quote che, seppur con qualche lieve apertura, restano l’unico canale possibile di ingresso legale nel nostro paese.
Anche la tanto declamata novità della sponsorizzazione passerà attraverso questo canale, smentendo gli allarmi di quanti hanno agitato il “pericolo invasione”.
Rispetto ai centri di permanenza temporanea, che ultimamente sono stati al centro di vicende drammatiche, come l’intossicazione da gas lacrimogeni provocata ai danni di una bambina di otto mesi nel centro di Gradisca d’Isonzo, o i due tragici suicidi all’interno del Cpt di Modena, poche sono le novità rilevanti.
Ancora si parla di superamento, mantenendoli in una situazione indefinita nella quale, come abbiamo potuto registrare, “tutto può succedere”.

Ma la cosa che più di altre pesa sulla proposta di modifica promossa dall’attuale Governo, è proprio la natura del provvedimento stesso.

Il disegno di legge delega prevede infatti un iter particolarmente lungo, che porterà semmai effettive modifiche ben oltre la primavera, come annunciato dal Ministro.
Prima i due rami del Parlamento dovranno approvare questo testo, che contiene semplicemente alcune linee guida e la delega, appunto, al Governo, per attuarle, e solo successivamente l’esecutivo potrà scrivere il testo vero e proprio della nuova legge, che dovrà a sua volta ripercorrere la strada delle Camere.
Le dichiarazioni di molti esponenti politici, rilasciate in questi giorni di acceso dibattito sulla presenza degli stranieri nel nostro paese, hanno fatto intendere che, non solo dall’opposizione, ma anche da parte una larga fetta della maggiornaza, c’è la volontà di rivedere anche quelle minime novità in termini di apertura che erano state proposte nel disegno di legge delega.

Intanto si attende l’emanazione del Decreto Flussi 2007, 170.000 le quote previste, modalità di invio delle richieste telematiche, queste le principali anticipazioni.
Farà sicuramente discutere la modalità di partecipazione alla “gara delle quote”, ancora infatti è oscuro come potrà essere garantita la trasparenza attraverso l’invio telematico delle pratiche.

Rimane ancora infine irrisolto il problema che si ripropone ad ogni Decreto Flussi: che ne sarà di quanti, volendo emergere dall’irregolarità, presenteranno domanda essendo già qui presenti nel nostro paese?
Ancora una volta assisteremo probabilmente alla finzione dell’assunzione dall’estero, e migliaia di persone dovranno rischiare l’espulsione durante il loro viaggio “clandestino” a ritroso.

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Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa