Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16-2-2005

Decreto Legislativo del 10 gennaio 2005, n.12

Attuazione della direttiva 2001/40/CE relativa al riconoscimento reciproco delle decisioni di allontanamento dei cittadini di Paesi terzi

Tratto dal sito Altalex

***Sarà il Prefetto (con la procedura prevista dal Testo unico sull’immigrazione) l’autorità nazionale cui compete adottare misure di esecuzione ai fini dell’attuazione di decisioni di allontanamento adottate da Stati membri dell’Unione, mentre spetterà al Questore (con le procedure previste dal medesimo Testo unico) l’esecuzione dell’espulsione.
Queste le novità previste dal Decreto legislativo n. 12 del 10 gennaio 2005 attuativo della direttiva 2001/40, che stabilisce norme tese a consentire il riconoscimento reciproco e l’esecuzione delle decisioni di allontanamento adottate dagli Stati membri dell’Unione europea nei confronti di cittadini di altri Stati.
Il Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza accerterà la situazione relativa agli stranieri destinatari di decisioni di allontanamento e riferirà allo Stato membro dell’Unione da cui tale decisione proviene l’avvenuta esecuzione dell’espulsione stessa.
(Altalex, 18 febbraio 2005)

Testo del Decreto

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 2001/40/CE del Consiglio, del 28 maggio 2001, relativa al riconoscimento reciproco delle decisioni di allontanamento di cittadini di Paesi terzi;
Vista la legge 31 ottobre 2003, n. 306, ed, in particolare, l’articolo 1 e l’allegato A;
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 dicembre 2004;
Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro dell’interno, di concerto con i Ministri degli affari esteri, della giustizia e dell’economia e delle finanze;

E m a n a

il seguente decreto legislativo:

Art.1.
Finalità
1. Il presente decreto non si applica ai familiari dei cittadini dell’Unione europea che hanno esercitato il proprio diritto alla libera circolazione.
2. Per familiari di cittadini dell’Unione europea si intendono il coniuge, i discendenti diretti o quelli del coniuge di eta’ inferiore ai 21 anni o a carico, gli ascendenti diretti a carico del cittadino o del coniuge.

Art. 2.
Decisioni di allontanamento e misure di esecuzione
1. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 23 e 96 della Convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen del 14 giugno 1985, ratificata con legge 30 settembre 1993, n. 388, ai fini del presente decreto, le decisioni di allontanamento, adottate dalle competenti autorità nazionali, sono i provvedimenti di respingimento e di espulsione disposti, rispettivamente, dal Questore, dal Ministro dell’interno e dal Prefetto, ai sensi degli articoli 10 e 13 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, di seguito denominato: «testo unico», nonché i corrispondenti provvedimenti di allontanamento adottati dalle competenti autorità di uno Stato membro dell’Unione europea.
2. L’autorità nazionale competente ad adottare una misura di esecuzione per l’attuazione di una decisione di allontanamento adottata da un altro Stato membro dell’Unione europea è il Prefetto che provvede, secondo la procedura di cui all’articolo 13, comma 3, del testo unico, previa eventuale acquisizione, dallo Stato membro autore della decisione di allontanamento, dei documenti necessari per comprovare l’attualità della medesima decisione, anche attraverso i canali di consultazione di cui all’articolo 3 del presente decreto.
3. All’esecuzione dell’espulsione provvede il Questore, secondo le modalità di cui all’articolo 13 e all’articolo 14 del testo unico.
4. L’esecuzione dell’espulsione, nei confronti di uno straniero in possesso di un titolo di soggiorno, può essere disposta, previa revoca del provvedimento autorizzativo, ai sensi dell’articolo 5, commi 5 e 6, del testo unico, da parte dell’autorità che lo ha rilasciato.

Art. 3.
Procedura di consultazione fra gli Stati membri
1. L’accertamento della situazione concernente gli stranieri destinatari della decisione di allontanamento viene effettuata dal dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno, avvalendosi del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia che utilizzerà i canali di consultazione utili ai fini dell’accertamento richiesto.
2. Il Ministero dell’interno provvederà a comunicare allo Stato membro autore della decisione di allontanamento l’avvenuta esecuzione della medesima.

Art. 4.
Trattamento di dati personali
1. Per il trattamento dei dati personali derivanti dall’attuazione del presente decreto si applicano le disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Art. 5.
Ricorsi
1. Avverso il provvedimento di esecuzione delle decisioni di allontanamento di cui all’articolo 2, comma 2, l’interessato può proporre ricorso all’autorità giudiziaria prevista dall’articolo 13, comma 8, del testo unico, del luogo in cui ha sede l’autorita’ che ha emesso il provvedimento impugnato.

Art. 6.
Casi di esclusione
1. Ai fini dell’applicazione del presente decreto, sono fatte salve le disposizioni internazionali e comunitarie sulla individuazione dello Stato competente per l’esame della domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri dell’Unione europea e gli accordi di riammissione vigenti tra l’Italia e gli Stati membri.
2. Sono escluse dall’applicazione del presente decreto le decisioni di allontanamento adottate in contrasto con le Convenzioni internazionali in vigore in materia di diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché in contrasto con l’articolo 19 del testo unico.

Art. 7.
Costi
1. Se le decisioni di allontanamento non possono essere eseguite a spese dello straniero interessato lo Stato autore e lo Stato esecutore compensano tra loro gli squilibri finanziari che possono risultare dall’applicazione del presente decreto, secondo i criteri e le modalità previste dalla decisione 2004/191/CE del Consiglio, del 23 febbraio 2004.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi’ 10 gennaio 2005

CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Buttiglione, Ministro per le politiche comunitarie
Pisanu, Ministro dell’interno
Fini, Ministro degli affari esteri
Castelli, Ministro della giustizia
Siniscalco, Ministro dell’economia e delle finanze
Visto, il Guardasigilli: Castelli