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Decreto flussi 2005 – A quasi due anni di distanza, sorteggiato un posto destinato alla nazionalita’ moldava!

E' successo a Padova. Intanto la lavorazione delle domande del primo decreto flussi 2006 va sempre a rilento.

Continuano ad arrivare alla nostra redazione segnalazioni di fatti inerenti la prassi vergognosa dei decreti flussi.
Dopo la denuncia delle espulsioni di badanti – nel tentativo di raggiungere il loro paese per ritirare il visto d’ingresso e, finalmente, poter ritentare legalmente in Italia per proseguire il lavoro in regola – l’ultima notizia sembra una barzelletta.

La Direzione Provinciale del Lavoro di Padova ha invitato, tramite lettera, un datore di lavoro a presentarsi presso la propria sede il giorno 20 novembre 2006, per partecipare ad un sorteggio (!) riguardante il decreto flussi 2005.

Nella lettera si legge: “Con riferimento all’istanza indicato in oggetto, spedita in data 03/02/2005 alle ore 08.33 si rende noto che la stessa si trova, ora, in posizione utile per poter essere accolta”.
A quasi due anni di distanza, il datore di lavoro recatosi all’appuntamento, ha scoperto che il sorteggio riguardava…1 posto, per la nazionalità moldava.

La lettera prosegue: “Questo Ufficio […] deve procedere, mediante sorteggio, ad assegnare l’ordine di priorità tra le suddette istanze, al fine di individuare le domande cui attribuire le quote in atto disponibili e di graduare le restanti domande coinvolte, in vista di eventuali assegnazioni aggiuntive di quote o di revoche. La S.V., pertanto è invitata a presentarsi, qualora ancora interessata all’assunzione di cui trattasi, presso la sede di questo Ufficio – Direzione Provinciale del Lavoro di Padova – per assistere all’estrazione che sara’ effettuata il giorno 20 novembre 2006 alle ore 11.

Questa purtroppo non è una situazione limite ma la realtà che vivono ancora in molti, sia lavoratori immigrati che datori di lavoro. La signora moldava, interessata all’assunzione, sta ancora lavorando in nero e, per quasi due anni, ha vissuto nell’incertezza, con la paura di essere fermata ed espulsa, perdendo così ogni speranza di poter avere un lavoro per mandare i soldi a casa. Ma questa paura l’accompagnerà ancora per molto visto che non ha vinto la lotteria…

di Milena Zappon, Melting Pot