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Di ritorno dall’enclave spagnola di Melilla

Una testimonianza della giornalista Cinzia Gubbini, inviata a Melilla per il Manifesto

Nonostante sulla stampa nazionale, dopo i tragici fatti delle scorse settimane, non si parli più della situazione al confine delle due enclave spagnole in territorio marocchino di Ceuta e Melilla, centinaia di migranti subsahariani sono nascosti nei boschi intorno a Nador – la prima città marocchina che si incontra usciti da Melilla – e si incontrano lungo la strada che porta da Nador e Oudja, l’ultima città marocchina prima della frontiera algerina.
Immigrati che provengono da tutta l’Africa e tornano a piedi in Algeria per sfuggire alle retate che il governo marocchino continua a fare in tutto il Marocco.
Sono circa 2.500 le persone deportate nel deserto sia al confine con l’Algeria che al confine con il deserto del Sahara occidentale, che è una zona minata.
Il governo marocchino li abbandona nel deserto a piccoli gruppi di 30 e 40 persone.
Ma perchè il governo di Rabat ha voluto dare questo segnale?
“Probabilmente perchè spinto dall’Europa a diventare il gendarme delle frontiere spagnole e a gestire l’emergenza della pressione delle popolazioni subsahariane, che cercano di risalire verso l’Europa, ha voluto dare un segnale molto forte per dire: Noi i soldi non ce li abbiamo per gestire questa cosa, questo è quello che facciamo, li lasciamo in mezzo al deserto…
La risposta è arrivata da Francia e Spagna, che il 17 ottobre a Barcellona in un incontro ispano-francese hanno raggiunto un accordo su un piano “integrale” sull’immigrazione, soprattutto su quella subsahariana che verrà presentata il 27 ottobre al Consiglio Europeo.
Il piano riguarda sia la sicurezza delle frontiere che lo sviluppo dei paesi implicati, cioè soldi al governo marocchino.

Gli articoli di Cinzia Gubbini pubblicati sul quotidiano Il Manifesto:
19 ottobre ’05 – Se ti abbandonano in mezzo al deserto
13 ottobre ’05 – Melilla, l’odissea dei dannati
11 ottobre ’05 – Immigrati caricati su aerei e bus. Il monito di Annan
09 ottobre ’05 – Espulsi anche dal deserto
08 ottobre ’05 – Le deportazioni nel deserto scuotono Madrid