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Diritto di voto – Stop del Governo alle delibere dei comuni di Perugia, La Spezia e Cesena

La decisione adottata dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno Amato, con riferimento alla tutela dell'unità dell'ordinamento.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 31 agosto 2006, ha deliberato, su proposta del Ministro dell’Interno, l’annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge n. 400 del 1988, di delibere consiliari adottate dai Comuni di Perugia, La Spezia e Cesena in materia di elettorato attivo e passivo, nei consigli circoscrizionali e di quartiere, di cittadini di nazionalità extracomunitaria.

Sul diritto di voto degli extracomunitari alle elezioni degli organi degli enti locali è stato già posto un punto fermo dal Consiglio di Stato, con un Parere – Sezioni I e II – del 6 luglio 2005 in relazione ad una richiesta formulata dal Ministero dell’Interno in ordine ad una norma prevista nello Statuto del Comune di Genova, in seguito annullata con d.P.R. 17 agosto 2005.

Il dibattito che all’epoca determinò il confronto delle diverse posizioni sul tema da parte di politici, amministratori, giuristi e studiosi della materia, pur giustificato dalla massiccia presenza di extracomunitari nel tessuto sociale italiano e dalla aspirazione a veder riconosciuti taluni diritti propri della cittadinanza, venne superato dalle considerazioni del Consiglio di Stato il quale ha evidenziato come l’articolo 117 della Costituzione riservi alla legislazione esclusiva dello Stato le materie della “condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea”, della “immigrazione” e della “legislazione elettorale” di Comuni, Province e Città metropolitane.

Tale impostazione é stata dunque confermata dal Governo con la delibera di ‘annullamento straordinario, a tutela dell’unità dell’ordinamento’, previsto dall’articolo 2, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (lettera p), disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.