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da La Repubblica - Cronaca di Bologna del 21 gennaio 2004

Disobbedienti contro Croce Rossa “Sospendete il direttore del Cpt”

La protestaOccupata la sede di via del Cane. Mazzotti: "Difendo i miei uomini"

«Si deve dimettere, signor commissario. E sospenda quest’uomo, il direttore del Cpt. Dovete scegliere, o fate l’assistenza umanitaria o fate i carcerieri». La richiesta perentoria è di Gianmarco De Pieri, leader dei Disobbedienti. La Croce Rossa subisce il secondo blitz in meno di una settimana. Venerdì scorso quello dei carabinieri del Nas nel Centro di via Mattei. Ieri pomeriggio, quello di trenta Disobbedienti del Bologna Social Forum che senza difficoltà invadono la sede di via del Cane, salgono nel salone al primo piano, interrompono una riunione del commissario del Comitato provinciale della Cri Giovanni Mazzotti e del direttore del Cpt, Roberto Sarmenghi, dedicata proprio al Cpt (sul tavolo i verbali del Nas). Stendono uno striscione e per oltre mezz´ora discutono a muso duro con i dirigenti, che accettano il confronto. È soprattutto Mazzotti a rispondere alla domande ficcanti di De Pieri.
Al professore di Medicina che è diventato commissario della Croce Rossa forse sembra di tornare indietro trent´anni, alle lotte studentesche di allora: «Quando avevo vent´anni – dice – mi muovevo come voi. A 50 anni le cose si vedono in un altro modo, si spera che gli ideali non muoiano, ma la cosa più importante è dare risposte ai bisogni delle persone». Che diritti hanno queste persone, chiuse in quel lager? incalza De Pieri. «Credo che vivano in condizioni di menomazione, certo – replica pacato Mazzotti – ma noi non siamo lì per ragioni economiche, ve lo possiamo dimostrare e nemmeno politiche. Non abbiamo niente da nascondere, la Croce Rossa cerca di dare a quelle persone un conforto, un aiuto concreto. Lo spirito della nostra presenza è esclusivamente quello. Quanto ai calmanti nei cibi, saremmo doppiamente stupidi: primo a metterli, secondo a metterli dopo che già nel giugno scorso un parlamentare ne aveva parlato in una interpellanza».

«Se qualcosa di irregolare emergesse dalle indagini – dice Mazzotti ai Disobbedienti – se saranno provati abusi, sono pronto a costituirmi parte civile. Fino ad allora, però, difendo i miei uomini». «Sono venuti i carabinieri – dice invece Sarmenghi, «molto amareggiato» – è venuto il magistrato, è venuto un consulente tecnico: lasciamoli lavorare. Alla fine vediamo se abbiamo avuto ragione noi, loro o voi». E´ chiaro, prosegue, «che un cittadino in procinto di espulsione non sarà mai contento di venire da noi, ma non abbiamo nulla da rimproverarci».
Mazzotti prova a convincere i Disobbedienti: «Prendetela come una battuta, ma se usassi il tempo che dedico alla Croce Rossa per la libera professione, avrei una casa al mare e una in montagna. Ma faccio questo perchè ci credo e sfido chiunque a dimostrare che ne abbia tratto benefici personali».

(l.s.)