Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Repubblica on line del 26 dicembre 2007

Domani in consiglio dei ministri il nuovo testo per espellere i comunitari dal Paese

Espulsione immediata dei cittadini dell’Unione europea non solo per motivi imperativi di pubblica sicurezza ma anche per prevenzione del terrorismo. E’ questa la principale novità del decreto legge sulla sicurezza che approderà domani al Consiglio dei ministri assieme a un decreto legislativo che integra il provvedimento che recepiva le norme Ue sulla libera circolazione dei cittadini comunitari. Il decreto, 5 articoli in tutto, dà anche una definizione più circostanziata di quelli che sono i “motivi imperanti di pubblica sicurezza” che consentono l’allontanamento dei cittadini Ue, oltre ad attribuire al giudice monocratico di tribunale (e non più al giudice di pace) la titolarità della convalida delle espulsioni.

Il primo articolo del decreto sull’allontanamento per motivi di terrorismo è di fatto la proroga del decreto Pisanu la cui disciplina transitoria scade a fine anno. Ma con il nuovo pacchetto di norme sulla sicurezza il governo intende soprattutto porre rimedio al ‘pasticcio’ tecnico-procedurale delle scorse settimane, quando al Senato, durante la conversione del decreto legge approvato all’indomani del’assassinio di Giovanna Reggiani ad opera di un romeno, è stata introdotta una norma sull’omofobia contenente, però, un riferimento normativo errato. La norma sull’omofobia, come deciso dai capigruppo della maggioranza, finirà nel ddl che riguarda anche lo stalking da varare in aula contestualmente all’approvazione del decreto. Il decreto legislativo (22 articoli) riguarderà, invece, tutti gli altri casi di allontanamento che non prevedono i motivi imperativi di pubblica sicurezza.