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Due sentenze della Corte d’Appello di Trieste: la Corte ha riconosiuto la protezione sussidiaria a due cittadini Nigeriani entrambi provenienti dall’Edo State

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La Corte ha motivato il riconoscimento della protezione in quanto fonti accreditate (tra cui Amnesty International e Viaggiare Sicuri) evidenziano che “in Nigeria si sono registrate infiltrazioni di cellule terroristiche nel sud-ovest del Paese che fanno temere un incremento di azioni violente. Nel caso di specie risulta che il richiedente è nato nell’Edo State, nel sud del Paese. (…omissis…) Qualora il richiedente volesse fare rientro nel proprio Paese, correrebbe seri rischi per la prorpia incolumità trattandosi di luogo nel quale vige un clima di violenza diffusa e indiscriminata a causa di conflitti armati tra etnie, attentati dinamitardi, lotta armata condotta da gruppi nativi che si battono contro lo sfruttametno delle risorse naturali da parte di società multinazionali, da disordini politici e sociali per il controllo dei giacimenti pertoliferi”. (sentenza n. 327/15).
Pertanto, conclude la Corte, il cittadino nigeriano non può fare rientro nel paese d’origine in quanto lo Stato e le organizzazioni statuali operanti all’interno del Paese non sono in grado di offrire adeguata protezione. (sentenza 327/15; sentenza 326/15).

Avv. Dora Zappia

scarica la sentenza 327/15

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