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da Il Piccolo di Trieste del 11 marzo 2008

Espulsi venti algerini ma al Cpt di Gradisca l’allerta rimane alta

In via Udine pattuglie dei Carabinieri

Gradisca – Rimane alto lo stato di allerta all’interno del Cpta di via Udine. Come se i problemi pratici legati al passaggio di gestione dalla Cooperativa Minerva a Connecting People non fossero sufficienti, a rendere ancor più critica la situazione, ieri si sono aggiunte le operazioni di rimpatrio di venti clandestini di origine algerina che da un lato hanno ridotto il carico di lavoro a cui deve fare fronte il personaledel nuovo ente gestore e dall’altro ha contribuito ad acuire la tensione.
Da quanto si è potuto apprendere nel corso del pomeriggio da fonti non ufficiali, non appena la notizia delle dimissioni si è diffusa tra gli ospiti, all’interno della sezione di permanenza temporanea i trattenuti hanno dato il via a una sorta di resistenza passiva barricandosi all’interno delle camerate spezzando le posate di plastica all’interno delle serrature dei lucchetti. Versione poi smentita in tarda serata dalla Prefettura che ha anzi assicurato che non ci sono stati problemi e che il trasferimento si è svolto in modo regolare.
Temendo il rimpatrio, già domenica sera quaranta immigrati nordafricani si erano arrampicati sui tetti della struttura gradiscana chiedendo di poter non incontrare il console algerino atteso in visita il giorno seguente.
Ieri mattina all’esterno dell’ex caserma Polonio intanto si sono riviste le pattuglie dei Carabinieri. In un primo momento si è pensato che pattugliassero il perimetro esterno del Cpta per evitare possibili fughe di clandestini, poi però è stato chiaro che si trovavano in via Udine per scortare fino all’aeroporto di Ronchi dei Legionari gli immigrati espulsi.
Per quanto concerne la fase di ingresso di Connecting People nella struttura di permanenza temporanea e di prima accoglienza e la conseguente stabilizzazione dei posti di lavoro degli operatori prima in carico a Minerva, ieri la rappresentante Filcams della Cgil di Gorizia ha fatto sapere che non c’erano novità di particolare rilievo rimandando ogni eventuale discorso alla giornata odierna.
s.b.