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da Comicsblog.it

Etenesh – Becco Giallo propone il dramma degli sbarchi a Lampedusa

Non tutti i fumetti devono divertire. Alcuni devono raccontare storie vere, mostrando al lettore delle realtà vicine o lontane difficili e che meritano essere analizzate con occhio critico e senza pregiudizi.

Becco Giallo ha proposto un fumetto di attualità che parla della situazione degli sbarchi a Lampedusa, tenendo presente il punto di vista degli stessi emigranti. Il volume si chiama Etenesh – L’odissea di una migrante ed è stato realizzato da Paolo Castaldi. Centoventotto pagine in bianco e nero (vendute al prezzo di 14.00 euro), che possono essere riassunte attraverso una sola frase del personaggio protagonista: “Ci dicevano di salire, noi salivamo, ci dicevano di scendere, noi scendevamo. Sapevamo soltanto di avere paura“. Nella prefazione Moni Ovadia descrive la storia di Etenesh come fosse “l’affresco dell’infamia del nostro mondo che sacrifica all’egoismo dei nostri privilegi le vite di nostri simili che hanno l’unica colpa di essere nati dove sono nati”. Il nome Etenesh racchiude un significato che sembra nascondere tutto il dramma della sua situazione: significa tu sei mia sorella in etiope. Ma esiste la fratellanza tra popoli così diversi socialmente, culturalmente ed economicamente?

Ecco la trama ufficiale di questo volume targato Becco Giallo: Etenesh sbarca sulle coste di Lampedusa quasi due anni dopo essere partita da Addis Abeba , in Etiopia. Porta addosso il ricordo di un viaggio infernale, intrapreso nella speranza di un futuro migliore. Ha percorso il Sudan, il deserto del Sahara, è finita nelle mani di trafficanti di uomini e in un carcere in Libia, ha attraversato il mar Mediterraneo in gommone pensando, a ogni metro, che tutto sarebbe stato vano.