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Ferrara – Il Comune dichiara il proprio territorio non disponibile all’istituzione di un CPT

Intervista a Robert Elliot dell’Associazione Cittadini del Mondo

Domanda: Quali sono i punti di rilievo che vengono affermati nell’odg approvato lunedì 19 gennaio 2004 dal Consiglio comunale di Ferrara?

Risposta: Sono quelli che riguardano l’eventuale istituzione di un CPT a Ferrara. Il Consiglio comunale di Ferrara “chiede di cancellare dalla legislazione italiana l’istituto della detenzione amministrativa che si realizza nei Centri di Permanenza Temporanea, luoghi di vera e propria sospensione dei diritti, inoltre il Consiglio comunale di Ferrara si impegna a sostenere nei modi e nelle sedi opportune la campagna per la chiusura dei CPT. Il punto più importante – che noi speriamo venga fatto proprio anche da altri Comuni e Province e che cito dal documento – è che il Consiglio comunale di Ferrara “si impegna a dichiarare il territorio del Comune di Ferrara non disponibile alla istituzione di un Centro di Permanenza Temporanea poiché si tratta di veri e propri luoghi di detenzione per cittadini che non hanno commesso alcun reato”. Questo è il punto più significativo, poiché in tutti quei Comuni in cui non c’è un CPT questa non disponibilità della Giunta si pone come primo passo preventivo ad una campagna locale contro i centri di permanenza. La dichiarazione di non disponibilità è da inserire nel contesto di una politica generale di accoglienza e integrazione degli immigrati nel Comune di Ferrara, non si fraintenda che la posizione delle amministrazioni possa così esprimersi: “Siamo d’accordo con i CPT ma non nel nostro Comune”. L’odg nasce invece da una presa di posizione contraria in principio ai CPT. A tal proposito. Lunedì 19 gennaio è stato approvato nella stessa seduta del Consiglio comunale anche un altro odg presentato dalla maggioranza di centro-sinistra sul diritto di voto amministrativo per gli immigrati.

D: Che cosa ha portato e contribuito all’elaborazione dell’odg? C’è stata un’azione di incoraggiamento anche da parte di movimenti sociali e realtà non istituzionali?

R: E’ stata principalmente la nostra associazione, Cittadini del Mondo, un’associazione multietnica nata dieci anni fa, ad aprire questo percorso. Abbiamo chiesto un incontro con i consiglieri di maggioranza per spiegare esattamente cosa sono i CPT, dove gli immigrati che non hanno commesso nessun reato vengono rinchiusi anche per 60 giorni. Abbiamo avuto lo stesso incontro anche con i consiglieri di maggioranza della Provincia, e a breve un simile odg sarà esaminato anche in sede di Consiglio provinciale. Durante gli incontri i consiglieri hanno potuto sentire la voce degli immigrati stessi, elemento che ha dato una spinta ulteriore alla disponibilità della maggioranza. I punti che abbiamo presentato sono stati accolti, l’odg è stato redatto dai consiglieri stessi che hanno affiancato alla dichiarazione di non disponibilità delle istituzioni locali ad ospitare il CPT nel territorio una serie di punti riguardanti l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, come ad esempio la richiesta a Governo e Parlamento di riconoscere ai cittadini stranieri il diritto all’elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative e, tra altre, la richiesta di approvare con urgenza una legge che garantisca il diritto di asilo.

D: La presa di posizione della Giunta comunale su questi temi può essere un’indicazione a quanti considerano l’istituzione dei centri di permanenza materia su cui le istituzioni locali e decentrate non hanno e non possono avere competenza?

R: E’ senz’altro vero che il Governo può decidere dove istituire i CPT, ma è anche vero che se i cittadini del posto non lo vogliono e se i rappresentanti eletti dai cittadini rappresentano questa volontà contraria all’apertura del CPT, il Governo è tenuto a prendere in considerazione una simile posizione. Siamo in una situazione in cui il Comune ha già espresso in forma ufficiale il proprio no all’eventualità.

D: Quale prevedi sarà lo sviluppo della campagna per la cancellazione dei CPT a Ferrara e nella Provincia?

R: Il primo passo per dare ad una futura campagna anche un respiro istituzionale è già stato fatto sostenendo l’elaborazione dell’odg, in quanto la politica del Comune sarà ben presto estesa a quella della Provincia. Ricordo che anche a Rovigo, dove il Governo ha intenzione di aprire in futuro un CPT è stata avviata una campagna di mobilitazione contraria a questa eventualità. Noi auspichiamo che altri Comuni e Province seguano l’esempio di Ferrara, accogliendo la non disponibilità dei cittadini a convivere con i CPT.

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