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Festività pasquali – Uscita e rientro per chi è in fase di rinnovo pds

In occasione delle prossime festività pasquali gli stanieri residenti in Italia che hanno chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno, potranno uscire e rientrare dalle frontiere italiane.
Questo diritto, in base ad una direttiva del ministero dell’Interno del 5 agosto 2006, viene garantito in maniera permanente, senza più bisogno di circolari specifiche nei periodi delle festività.

Per partire occorre avere il passaporto, il vecchio permesso di soggiorno e la ricevuta di presentazione della domanda di rinnovo e transitare sia in entrata che in uscita, dalla stessa frontiera senza passare da altri Paesi Schengen.

Le regole principali per viaggiare

– Occorre portare con sé, oltre al passaporto (o un altro documento di identità equivalente, e quindi valido per l’espatrio) l’originale o la copia del vecchio permesso di soggiorno di cui si è chiesto il rinnovo (quindi chi fa domanda di rinnovo non deve inserire il vecchio titolo di soggiorno nella busta da spedire alle Poste, ma spedire una fotocopia e conservare l’originale)

– Occorre portare in viaggio anche la ricevuta che attesta la presentazione della domanda di rinnovo. Valgono come ricevute sia il vecchio “cedolino” rilasciato dalla questura sia la ricevuta postale, che è stata consegnata a chi ha fatto domanda con la nuova procedura in vigore dall’11 dicembre.

– Occorre uscire e rientrare dallo stesso valico di frontiera, dove la polizia timbrerà sia il passaporto che la ricevuta. Inoltre il viaggio non deve prevedere il transito (neppure per uno scalo aereo) negli altri Paesi che aderiscono agli accordi di Schengen. Cioè: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Islanda e Norvegia).

Chi invece ha un permesso o una carta di soggiorno validi può spostarsi anche, per turismo, all’interno dello spazio Schengen. In questo caso non ha bisogno di chiedere il visto d’ingresso, può viaggiare solo con il passaporto e il titolo di soggiorno. Chi infine vuole fare una vacanza in Paesi non Schengen deve accertarsi (rivolgendosi al consolato di quel Paese in Italia), se, in base agli accordi con il proprio Paese di origine, ha bisogno o meno di un visto d’ingresso. Anche in questo caso chi si mette in viaggio deve portare con sé il proprio permesso di soggiorno, che gli sarà poi necessario al momento di rientrare in Italia.

Fonte – www.interno.it