Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Firenze 21 e 22 ottobre – Assemblea degli IWW

IWW – Invisible Workers of the world
Per una rete europea dei migranti e dei precari
Firenze, 21/22 ottobre 2006

Versione franceseinglese

La rete degli IWW si è costituita come spazio di politicizzazione dei migranti attorno ad alcune esperienze significative di sindacalizzazione di base e attorno ad autonomi percorsi di lotta.
Nelle lotte sui posti di lavoro e per i diritti sociali, nelle occupazioni di case, nelle battaglie per il reddito e contro i processi di invisibilizzazione, imbrigliamento e sfruttamento del lavoro vivo, nelle azioni di disobbedienza ai dispositivi di legge europei e nazionali per il controllo della mobilità del lavoro migrante e per la flessibilizzazione/precarizzazione del lavoro, in quelle contro i CPT e nelle rivolte che li hanno squassati dall’interno, è venuto costituendosi un nuovo protagonismo meticcio dell’insorgenza.

La straordinaria assemblea degli IWW di Verona, 3 giugno 2006, ha segnato una tappa estremamente significativa in questa direzione. Molte centinaia di migranti e precari si sono incontrati, hanno scambiato idee ed esperienze, si sono dotati di una comune agenda del conflitto, ragionando sulla scia di una lunga stagione di lotte globali aperte dal massacro di Ceuta e Melilla, dall’insorgenza delle banlieues francesi e dallo sciopero sociale del 1 maggio dei migranti USA.
Uno spazio europeo delle lotte si è aperto come spazio di resistenza a politiche di controllo e di imbrigliamento che hanno un marchio europeo, prima che nazionale.
Nell’approssimarsi della terza giornata europea di mobilitazione per i diritti dei migranti e contro i dispositivi di filtro e di controllo eretti sulle frontiere della fortezza Europa, e dentro di essa, a fronte della mobilità e del diritto di fuga del lavoro vivo – CPT e leggi sull’immigrazione, si legge nell’appello che viene dal Forum di Bamako – i percorsi di lotta di autorganizzazione degli IWW (dalle lotte per il reddito e per la casa alle azioni dirette contro i CPT e chi vi fa gli affari, dagli scioperi nei cantieri alle battaglie contro i nuovi ghetti urbani), riteniamo, vanno radicalizzati, intensificati, organizzati.
Le recenti prese di parola dei sans papiers in Francia e in Belgio, la riapertura, in Spagna e in Italia, del dibattito per una revisione delle leggi sull’immigrazione in cui i governi di centrosinistra – ma ne eravamo certi, del resto – dimostrano di non sapersi discostare dalle destre in tema di controllo securitario dei flussi migratori e di politiche di gerarchizzazione della cittadinanza, la delega dei CPT e della fortificazione dei confini ai paesi dell’Est europeo e a quelli che si affacciano appena oltre il blue border del Mediterraneo, ripropongono al centro dell’agenda di movimento la questione dei migranti, le loro lotte, la necessità di ripensare i diritti del lavoro a partire dal, e nel, conflitto ridefinendoli oltre qualsiasi schema inclusivo o di compatibilizzazione con quello stato di cose che l’Europa si affanna a difendere con i fucili delle sue guardie di frontiera.
IWW non è un logo per rivendicare le iniziative, ma uno spazio di autorganizzazione per il conflitto sociale che si offre a tutti coloro che si riconoscano in un comune delle lotte fatto di azione diretta e disobbedienza, di resistenza, di iniziativa e di inchiesta sul terreno dell’invisibilizzazione, della frammentazione e della precarizzazione del lavoro che i migranti sono stati tra i primi a sperimentare in tutta la loro rudezza.
Uno spazio di autorganizzazione in cui azione diretta e battaglia sindacale, occupazione delle case e abbattimento dei muri che perimetrano i nuovi ghetti urbani, autodifesa legale e pratica del conflitto, vengano estese e articolate le une alle altre disegnando traiettorie biopolitiche dell’insorgenza in grado di estendersi al terreno della riproduzione, dei diritti sociali, innestandosi ai flussi metropolitani dell’accumulazione per farli cortocircuitare.
Si tratta di uno spazio di radicale innovazione. Che si propone di stare all’altezza della complessità delle questioni che le lotte dei migranti stanno aprendo in Europa. E che proprio per questo richiede confronto, scambio di esperienze, sperimentazione.

Gli IWW si incontreranno perciò a Firenze, il 21 e 22 ottobre, in un incontro europeo di tipo seminariale che vuole essere un momento reale di costituzione della Rete IWW definendo le linee generali dell’azione politica e le modalità di funzionamento degli sportelli.
Nello specifico la giornata di sabato vedrà, la mattina, un momento assembleare che servirà a fornire una cornice europea per l’analisi delle politiche di precarizzazione della forza-lavoro con particolare riferimento ai migranti; il pomeriggio, si continuerà con tre gruppi di lavoro sulle questioni che sono emerse come punti centrali dalle lotte dei migranti e sui quali si tratterà di entrare nel dettaglio delle modalità di funzionamento per il lavoro degli sportelli di consulenza/inchiesta/conflitto.
Le questioni saranno quelle della lotta per il diritto alla casa, per la conquista di pieni diritti di cittadinanza, quella del conflitto sui luoghi di lavoro. I tre gruppi di lavoro verranno introdotti da relazioni che si incaricheranno di fare il punto e dare il via alla discussione.
Il seminario si concluderà la domenica mattina con un incontro assembleare nel quale verrà riportato il risultato dei gruppi di lavoro, a cui seguirà la discussione sul come far vivere la rete IWW e attorno a quali nodi.

IWW – Invisible Workers of the world
Movimento antagonista toscano – Razzismo Stop Veneto – Coordinamento Migranti Verona – ADL-Padova