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Da Metropoli del 2 settembre 2008

Flussi, il Tar di Milano blocca il rilascio di nuovi nulla osta

Il Tar di Milano ha sospeso il rilascio di ulteriori nulla osta per l’assunzione di lavoratori extracomunitari con il Decreto flussi 2007 . I giudici amministrativi hanno preso questo provvedimento in attesa di chiarire cosa sia accaduto lo scorso 15 dicembre, nel primo dei cosiddetti “click day”, quando migliaia di datori di lavoro si sono collegati alla pagina internet del ministero dell’Interno per inviare la propria domanda di assunzione.

Quel giorno, la presenza di nomi o cognomi troppo lunghi tra le generalità dei lavoratori da assumere avrebbe provocato un blocco del sistema informatico, compromettendo la regolare formazione della graduatoria in base alla quale sarebbero poi state accolte le domande. E’ questa l’ipotesi sostenuta nel ricorso presentato al Tar, attraverso gli avvocati Silvia Balestro e Alberto Guariso, da un gruppo di datori di lavoro che avevano presentato domanda con il patronato della Cisl.

Le pratiche che sarebbero state danneggiate rispetto alle altre riguardano alcune delle 14 nazionalità cui era riservato il primo “click day” del Decreto flussi 2007 e in particolare i lavoratori bangladesi, moldavi, filippini, marocchini e srilankesi. Tuttavia il ricorso, se dovesse essere accolto, potrebbe essere seguito da altri per cittadini di altre nazionalità e mettere in discussione le graduatorie in moltissime province italiane.

I datori di lavoro che hanno scelto di non presentare domanda da soli, ma attraverso un’organizzazione, si sono rivolti a un sindacato/patronato nei giorni precedenti al “clic day”. Il 15 dicembre, il patronato incaricato ha spedito, alle 8.00 in punto, i moduli già caricati sui propri computer. Ma secondo la denuncia della Cisl, ogni volta che fra i nominativi in coda ce n’era uno molto lungo – il problema si è verificato soprattutto con i cittadini dello Sri Lanka – il sistema si è “piantato” e anche le richieste successive sono rimaste bloccate. Gli operatori della Cisl milanese si sono rivolti all’help desk del Viminale per avere consigli sul da farsi, ma solo dopo le 14 la spedizione è ripartita normalmente: peccato che a quell’ora le quote fossero da tempo esaurite.

Il Tar, accogliendo il ricorso, ha depositato un’ordinanza di sospensione cautelare della procedura di assegnazione dei nulla osta ancora disponibili. La decisione di merito è attesa nell’udienza del 21 ottobre prossimo quando si discuterà anche dell’annullamento dell’intera graduatoria come chiesto dai firmatari del ricorso. Prima di quella data, i giudici hanno chiesto alle parti citate in giudizio (la prefettura di Milano e il ministero dell’Interno) di verificare se “tali errori hanno colpito soltanto le domande inoltrate dai soggetti abilitati all’invio cumulativo; quali siano stati i tempi di correzione dell’errore; se l’help desk, cui gli operatori affermano di essersi ricolti, ha suggerito uno o più metodi di risoluzione del problema rappresentato”.

Difficile prevedere cosa accadrà se il ricorso verrà accolto. Di sicuro la novità avrà effetto anche su chi non si è rivolto al tribunale: se questa causa avrà successo infatti potranno essercene molte altre, a pioggia. E potrebbe diventare complicato, per la prefettura e il ministero dell’Interno, trovare un modo per ristabilire la giustizia. Anche se l’avvocato Alberto Guariso rassicura subito su un punto: chi ha già ottenuto il nulla osta non rischia per questo di perdere un diritto già acquisito.

Chiara Righetti