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Foggia – Centro Interculturale Baobab a sostegno della diversità. Abbattere il razzismo attraverso il dialogo

di Valentina Benvenuti

Troppo spesso, oggi giorno, osservare la realtà che ci circonda risulta essere davvero disarmante. Ci si sente proiettati in un mondo alieno alla nostra idealità e alla nostra coscienza, violento e ingiusto, che sempre più ci lascia con l’amaro in bocca.
Però è proprio in momenti ostili e sconfortanti che deve erompere ancor più in noi la forza di reagire e lottare, affinché quei valori fondamentali e universali di solidarietà e fratellanza vengano rispettati e onorati.
Un impegno in tal senso, in una terra, la Puglia, martoriata dalla piaga del caporalato, dello sfruttamento e dalla presenza (sempre più evidente) della Sacra Corona Unita, lo sta portando avanti il Centro Interculturale “Baobab-Sotto la stessa ombra”. Questo spazio nasce a Foggia nel 2006 a sostegno dell’incontro e del dialogo tra cittadini provenienti da Paesi diversi, con l’iniziativa di promuovere e valorizzare il confronto e lo scambio di idee, usanze e ricchezze tra le diverse culture, affinché sia possibile la crescita di un’integrazione rispettosa, armoniosa e solidale.
Tutti sono invitati a partecipare e contribuire a questa esperienza attraverso le numerose attività che il Centro Interculturale quotidianamente si impegna a portare avanti: si spazia dalla danza ai fornelli, da corsi d’italiano ad incontri di formazione ed informazione.
Divertenti ed interessanti sono i laboratori culturali, in cui le diverse comunità del territorio socializzano fra loro attraverso la reciproca conoscenza delle culture nazionali, etniche e sociali.
Il laboratorio “Indovina chi viene a cena”, in collaborazione con il ristorante di Foggia “Forquette”, invita tutti quanti a tavola per conoscere i sapori del mondo attraverso il cibo che oltrepassa i confini e unisce le culture.
Chef provenienti da quattro Nazioni diverse, India, Marocco, Slovacchia e Paraguay, hanno insegnato ai partecipanti del laboratorio di cucina a conoscere e scoprire il loro paese grazie ai tipici e succulenti piatti che ognuno di questi offre.
Anche i laboratori di danza indiana, romena e di tarantella del Gargano, che si avvieranno a maggio 2016, vedono quest’arte come ponte di comunicazione immediata, in grado di stabilire un linguaggio universale e familiare a tutti.
Il Centro offre inoltre spazi dedicati esclusivamente al mondo femminile, in cui donne provenienti da tutto il Mondo si ritrovano mensilmente per una semplice chiacchiera in compagnia o per discutere e confrontarsi sulle difficoltà, che, purtroppo, le accomunano.
Quotidianamente queste donne devono fronteggiare problematiche legate all’integrazione, ai servizi sul territorio, al contesto socio-economico, alla discriminazione di genere e alle difficoltà familiari e parentali.
Per appianare quest’ultima il Centro Baobab, con il contributo dei Volontari del Servizio Civile e della “Casa del Giovane”, garantisce il Doposcuola Multietnico. Questo servizio, attivo da novembre a maggio, viene incontro alle esigenze dei genitori nel supportare lo studio dei loro bambini senza tralasciare, però, attività di socializzazione e ricreazione.
Con la collaborazione di altre associazioni sono previste inoltre iniziative di volontariato: a luglio 2016 sarà possibile realizzare un workcamp coinvolgendo i volontari, provenienti da tutto il mondo, nelle attività gestite dal Baobab mentre, nel corso dell’anno, sarà possibile essere orientati verso le opportunità di volontariato internazionale, incentivando, in particolare, la partecipazione di volontari stranieri per corsi di madre lingua.
Per facilitare l’integrazione degli utenti stranieri che frequentano il Centro, questo organizza tre corsi di lingua italiana, distribuiti nel’arco di un anno, interamente gratuiti e della durata di 40 ore ciascuno, che prevedono il conseguimento finale di un certificato di italiano L2.
Sempre nello stesso luogo è disponibile uno sportello informativo, che permette agli interessati di comprenderne di più su leggi, servizi e opportunità del territorio.
Un servizio front-office/back-office, attivo tre giorni a settimana e affiancato dal servizio online disponibile sul sito web (www.centrointerculturale.foggia.it), garantisce uno sportello per l’integrazione socio-sanitaria dei migranti, che possa sufficientemente informarli, orientarli e agevolarli nell’accesso ai servizi di cui hanno diritto. Di fatto per garantire una piena conoscenza-coscienza dei propri diritti, è possibile usufruire di una consulenza legale mensile, previo appuntamento, con un avvocato.
In particolare le richieste ricorrenti riguardano le modalità e la possibilità di avanzare ricorso contro il diniego della domanda di richiesta di asilo, l’assistenza per il disbrigo di pratiche burocratiche legate al rinnovo del permesso di soggiorno, l’ottenimento della cittadinanza italiana o il riconoscimento dei titoli di studi ottenuti nei Paesi di provenienza.
Ci sono stati però anche casi più complicati, in cui si richiedeva la consulenza legale per questioni concernenti la tutela di figli minori, ricongiungimenti familiari e chiarificazioni su fogli di espulsione o richiami dalla questura, di cui molti migranti faticavano a comprenderne il significato.
A tal proposito, per ovviare alle comprensibili difficoltà legate alla lingua, è prevista la collaborazione di mediatori culturali e linguistici, che offrono un servizio di interpretariato allo scopo di agevolare e garantire una comunicazione il più aperta ed immediata possibile.
Come se tutto ciò non bastasse, durante l’anno, il Centro si è distinto per la campagna di approfondimento e aggiornamento, di cui si è fatto promotore. Nei quattro incontri formativi, tenutisi sin’ora, si è trattato di minori stranieri, dalla loro accoglienza sul suolo italiano alla loro integrazione scolastica, di attestazione e dichiarazione di nascita di minori stranieri nati in Italia e di diritto d’asilo.
L’ultimo incontro si terrà il 12 maggio e il tema verterà sul “Diritto alla salute”.
La sentita partecipazione e il coinvolgimento attivo delle diverse comunità straniere mostrano una chiara ed evidente volontà di positiva integrazione all’interno del territorio.
Ed oggi il Baobab è un riferimento indispensabile anche per tutti quei braccianti agricoli africani che rappresentano la nuova schiavitù del Mezzogiorno d’Italia, raccoglitori di pomodori a 3 euro l’ora, invisibili che popolano ghetti specchio di una società che emargina e criminalizza.
Si rimane sbalorditi dalle tante iniziative che continuano a nascere e crescere in questo luogo, si rimane ancor più entusiasmati dalla forza e dall’impegno, gratuito e costante, che i ragazzi e le ragazze del Centro Baobab, non senza difficoltà, si impegnano a portare avanti insieme ai fratelli e alle sorelle provenienti da mondi e realtà diverse. La loro è una lotta concreta ed educativa, che abbatte qualsiasi barriera culturale, insegnando a non temere bensì valorizzando le diversità altrui, a considerare queste come un punto di unione e slancio per creare intercultura e ricchezza interiore per abbattere stereotipi e nuovi razzismi.

Valentina Benvenuti

– Vedi il sito del Centro Interculturale Baobab