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da Il Corriere Romagna del 17 marzo 2004

Forlì – Lavoratori extracee in continuo aumento

Carenza di manodopera e necessità di ricorrere all’immigrazione: problema per numerosi imprenditori in cerca anche di pura forza lavoro disposta ad accettare mestieri tradizionali. Nel 1999, 284 ditte occupavano 565 dipendenti extracomunitari; il 31 dicembre 2001 le ditte erano già 398 per 934 dipendenti. Al 31 dicembre dell’anno scorso si è toccata quota 536 ditte per 1.407 dipendenti.
Rispetto al 2002 i lavoratori extracee sono aumentati di circa l’8,81 per cento. Principali paesi di provenienza sono : Albania (273 dipendenti), Marocco (199), Cina (157), Romania (142), Senegal (92), Tunisia (92), Ex Jugoslavia (63), Burkina Faso (54), Bulgaria (52). “I dati confermano – sottolinea Tiziano Alessandrini, direttore provinciale Cna – che la richiesta di manodopera è sempre molto forte e non sempre trova adeguata risposta nella forza lavoro locale”, specialmente per settori come metalmeccanica, edilizia, autotrasporto, abbigliamento calzaturiero e alimentazione.
Nonostante i soddisfatti, si levano voci che vorrebbero una diversa gestione dei flussi (il solo quadro di riferimento è la legge Bossi-Fini), per rendere possibile un’adeguata programmazione, cioè non più la centralizzazione su Roma, ma il coinvolgimento degli enti locali per un più razionale utilizzo di questa forza lavoro sul mercato locale