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Forum Mare aperto I CPT: una vergogna da cancellare

Sull’appuntamento di Bari, del Forum nazionale dei tredici governatori regionali schierati contro i centri di permanenza temporanea, sono riposte molte attese. Una battaglia per la dignità, nata e condotta dal basso, viene affrontata per la prima volta in un’assise istituzionale dove saranno coinvolte molte figure che nel 1998 approvarono la legge Turco-Napolitano e con essa l’invenzione della detenzione amministrativa e la sua materializzazione nei territori regionali.

Finalmente si parla della chiusura dei centri di detenzione!

La discussione dell’11 luglio riguarda più che mai un tema per cui movimenti e migranti hanno dovuto lottare duramente affinché potesse giungere all’attenzione delle forze politiche ed istituzionali. L’indizione di questo Forum è il frutto di oltre sette anni di mobilitazioni e rivolte, smontaggi e fughe, sanzionamenti e testimonianze che ogni volta hanno riaffermato semplici principi: non vogliamo l’orrore della detenzione etnica, non accettiamo distinzioni tra persone legali ed illegali.

In tutti questi anni, migliaia di migranti hanno avuto il coraggio di non obbedire alla disumanità di piccoli codici scritti con l’inchiostro dell’emergenza e del cattivo realismo della politica ed hanno infranto i divieti, disertando guerre, oltrepassando da fuorilegge i confini. Molti di loro, imprigionati all’interno dei centri di detenzione, non si sono rassegnati alla barbarie e alla disumanità a loro riservata e si sono ribellati, insorgendo contro la detenzione con rivolte, scioperi della fame, fughe.
Da molto tempo le reti del movimento italiano conducono una battaglia per la chiusura dei CPT, senza ambiguità, alla luce del sole. Una battaglia articolata, composta da piccole e grandi iniziative, dal monitoraggip allo smontaggio, dai blocchi alle delegazioni. Una denuncia costante, spesso nel silenzio generale dei media che si ostinano a chiamare i centri di detenzione “centri di accoglienza”.

Questo è il patrimonio da cui nasce il Forum di Bari. Non può essere altrimenti. Un patrimonio che deve trovare cittadinanza nell’incontro dei Governatori delle Regioni.
Per questo motivo le reti di movimento si sono date appuntamento per una discussione il 10 luglio, sempre a Bari.

Crediamo che la premessa per avviare in modo onesto e proficuo la discussione in ambito istituzionale sia innanzitutto riconoscere questo e fare proprie le richieste di chi, in tutti questi lunghi anni, si è speso per una battaglia di civiltà.

Le realtà che nei diversi territori hanno dato vita al rifiuto del sistema detenzione-deportazione si stanno organizzando per partecipare al Forum di Bari con il carico di esperienze e storie.
Dal nord al sud Italia saranno presenti per chiedere il dovuto riconoscimento del proprio ruolo attraverso due atti concreti: la messa in mora dei due nuovi CPT di prossima apertura – a Bari e Gradisca – e l’amnistia per i procedimenti penali che riguardano le iniziative sui centri di detenzione, dentro e fuori.

Il Progetto Melting Pot sarà presente alle due giornate di discussione a Bari, sostenendo e promovendo la carovana che partirà dal Porto Vecchio di Trieste per raggiungere la Puglia, toccando quei luoghi che in tutti questi anni ci hanno visto protagonisti di una battaglia per la civiltà: il Cpt di Gradisca D’Isonzo, il Cpt di via Mattei a Bologna, il porto di Ancona.