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A cura di Rossella Moneta - GlobalRadio - Parigi

Francia – Un quadro sulla peggior legge sull’immigrazione approvata dal governo

Il ministro degli interni N.Sarkozy ha presentato il 30 Aprile il nuovo progetto di legge per il controllo dell’immigrazione, ennesima legge repressiva del più mediatico ministro del governo Raffarin.
Il cavallo di battaglia di questo testo é l’immigrazione “clandestina e di massa, responsabile di tutti i mali”, dall’aumento della disoccupazione all’insicurezza, gli stessi temi che sono serviti allo stesso ministro per far passare la legge di sicurezza interna, la proposta sulla penalizzazione dell’uso di droghe leggere etc.

In concreto questa legge vuole allungare i tempi di “retention”, termine elegante per indicare la detenzione nei centri specifici, degli stranieri in situazione irregolare e portarla dai 12 giorni attuali a 32 giorni.

All’inizio il ministro voleva arrivare a una detenzione di 60 giorni, ma il Consiglio di Stato ha deciso per 32 al massimo. La volontà é che la Francia si allinei sulla legislazione degli altri paesi europei (l’Italia permette due mesi di detenzione), e di dare agli organi competenti (soprattutto la polizia) la possibilità di stabilire l’identità e l’origine degli stranieri espulsabili, per in seguito ricevere il nulla-osta dal consolato del paese d’origine e riservare il volo per il “ritorno”.
Sarkozy, che si appoggia sul testo già forcaiolo elaborato dal ministro socialista Chevenement (grande amico di Bernard Cassen e di ATTAC), ha affermato che il controllo dei flussi migratori si puo’ fare solo attraverso l’espulsione di un numero di “clandestini” pari agli immigrati che entrano (sic!), il numero avanzato é di 20.000-30.000.
Tutte le cifre sostenute dal ministro per affermare che le decisioni d’espulsione non sono eseguite (80% secondo lui restano lettera morta) sono assolutamente inverificabili.
La CIMADE, che é la sola associazione abilitata a entrare e assistere gli stranieri nei centri di detenzione, sostiene che in realtà circa il 50% di loro é espulso e questo dopo una media di 5,3 giorni. Far restare gli stranieri per giorni e giorni nei centri di detenzione implica farli vivere in condizioni spaventose: tutti i centri sono esigui, insalubri e non equipaggiati, per tutti coloro che ci sono passati la prigione é meglio.

Gli altri punti sono:

Visas: gli extracommunitari dovranno rilasciare le loro impronte digitali ai propri consolati e ambasciate al momento della domanda di visto turistico per la Francia, e gli stranieri in situazione irregolare saranno obbligati a lasciare le impronte digitali che saranno messe su una lista, come tutti gli stranieri che chiedano un permesso di soggiorno.

Attestazione di ospitalità: qualsiasi richiesta di soggiorno di meno di tre mesi deve essere accompagnata dalla dichiarazione di un residente che “ospita”, i sindaci dei comuni sono invitati a fare attenzione e rifiutare se sussiste il dubbio circa l’ospitante. Nel ’97 il ministro degli interni Debré aveva cercato d’introdurre un’attestazione dello stesso tipo e a Parigi 700.000 persone avevano manifestato contro….

Matrimonio: una serie di controlli sono previsti per sventare “l’utilizzazione del matrimonio a fini fraudolosi”, dove per frode si intende il matrimonio “bianco” per ottenere un titolo di soggiorno o la nazionalità. I meccanismi sono tali per cui la celebrazione può essere riportata di un mese e lo straniero costretto a presentarsi alla prefettura, insomma l’intimidazione e la pressione.
Un sindaco in questi giorni ha rifiutato di celebrare un matrimonio, perché “il dubbio sussisteva”, insomma si oltrepassa allegramente il confine tra privato e pubblico.

Il quadro generale della legge che tocca anche la paternità, il titolo di soggiorno, e il ricongiungimento famigliare, é terribile: si tratta di una società-prigione, dove tutti devono sospettare.
Tutte le associazioni che lavorano con i sans papier, coi migranti hanno espresso
La loro opposizione a questo testo di legge….ma per il momento non ci sono segni di mobilitazioni.