Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

tratto da rainews24.it del 13 giugno 2007

Francia, presto piu’ difficili i ricongiungimenti familiari degli immigrati

Il governo francese ha definito il suo primo progetto di legge per limitare i flussi migratori, uno dei punti centrali del programma di Nicolas Sarkozy presidente. In particolare, il testo composto da 14 articoli messo a punto dal ministro per l’immigrazione, Brice Hortefeux, rende ancora più difficili i ricongiungimenti familiari, secondo quanto rende noto il quotidiano Le Figaro.

Il ministero dell’Immigrazione guidato da Brice Hortefeux ha trasmesso un documento di 14 pagine al Consiglio d’Europa per sottoporre una prima bozza della nuova strategia in materia di immigrazione, integrazione e asilo.

Il progetto, che nel corso dell’estate approderà alla nuova Assemblea nazionale, richiede al membro della famiglia che fa domanda di ricongiungimento in Francia di superare prima un esame nel suo Paese sulla “conoscenza della lingua e dei valori della Repubblica”. Ove necessario sono previsti anche corsi “della durata massima di due mesi” per favorire questa conoscenza. I corsi non sono obbligatori per ottenere il visto, perché sarebbe stata una violazione dei diritti umani tra cui rientra quello a vivere in famiglia, ma e’ chiaro che chi si rifiuta di seguirli avrà molte più difficoltà.

Nel solco delle due leggi approvate da Sarkozy quando era ministro dell’Interno, nel 2003 e nel 2006, il nuovo testo prevede un contratto d’accoglienza e integrazione (Cai) che pero’ non riguarda più solo il singolo migrante ma l’intero nucleo familiare. Il Cai prevede una formazione ai “diritti e doveri dei genitori” tra cui figurano quelli di favorire l’integrazione dei figli.