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Friuli, dove gli amministratori sono “più realisti del re”. Servizi chiusi, operatori a casa e richiedenti asilo stipati in ex caserme

Un report a puntate della campagna LasciateCIEntrare

“A Pordenone gli effetti delle nuova normativa non si sono ancora visti – ci spiega Luigina Perosa, attivista per i diritti umani -. Ma questo è dovuto al fatto che i bandi scadono il 31 dicembre. Quindi si continua a lavorare come prima ma è una situazione anomala nella nostra Regione. Nel resto del Friuli, nei Comuni di Gorizia e di Udine, i bandi sono già usciti e sono mostruosi. Recepiscono in toto il giro di vite imposto dal ministro Salvini! Come accade sempre, qui nel nord est non abbiamo perso l’occasione di rivelarci più realisti del re! Il primo risultato si è visto nell’occupazione: molti operatori sociali sono già stati lasciati a casa”.

I principali enti gestori del Friuli però non hanno ancora chiuso i battenti e nella Regione autonoma si è aperto un grande dibattito su come, e se, continuare le attività già avviate di inclusione dei migranti. Soprattutto le cooperative più piccole, che non hanno le possibilità di diversificare la loro offerta, hanno spinto per una soluzione che potremmo riassumere in “prendiamo tempo e vediamo come va a finire”.

“Gli avvocato dell’Asgi e gli enti gestori hanno avviato un ricorso contro le nuove normative – continua Luigina -. Tutti così hanno deciso di rimanere nei progetti perlomeno sino alla fine di aprile. La speranza è che si apra qualche spiraglio grazie all’intervento della magistratura”.

Gli effetti negativi della nuova normativa si sono però già fatti sentire ad Udine, in particolare, dove il nuovo sindaco di destra, Pietro Fontanini, che ha scalzato la precedente amministrazione di centrosinistra, ha chiuso il progetto Aura dirottando i 350 migranti ai quali faceva da riferimento, nella grande struttura della Caserma Cavarzerani. “Aura era un Cas che potremmo definire di qualità che gestiva vari appartamenti in collaborazione con l’assessorato e altre associazioni umanitarie. Il nuovo sindaco ha fatto, appena eletto, proprio quello che aveva promesso in campagna elettorale: ha chiuso Aura e tutti i programmi di inclusione e di sostegno che erano stati avviati e che avevano dato dei buoni risultati in città”.

Campagna LasciateCIEntrare

La campagna LasciateCIEntrare è nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e nei C.A.R.A. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo): appellandosi al diritto/dovere di esercitare l’art. 21 della Costituzione, ovvero la libertà di stampa, LasciateCIEntrare ha ottenuto l’abrogazione della circolare e oggi si batte contro la detenzione amministrativa dei migranti continua »

Riccardo Bottazzo

Sono un giornalista professionista.
La mia formazione scientifica mi ha portato a occuparmi di ambiente e, da qui, a questioni sociali che alle devastazioni dei territori sono intrinsecamente legate. Ho pubblicato una decina di libri tra i quali “Le isole dei sogni impossibili”, edito da Il Frangente, sulle micronazioni dei mari, e “Disarmati”, edito da Altreconomia, che racconta le vice de dei Paesi che hanno rinunciato alle forze armate. Attualmente collaboro a varie testate cartacee e online come Il Manifesto, Global Project, FrontiereNews e altro.
Per Melting Pot curo la  rubrica Voci dal Sud.