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da Il Corriere della Sera del 1 maggio 2004

Frontiere semiaperte “non ci sarà «invasione»”

A torto o a ragione, il timore più diffuso in Europa riguarda l’immigrazione. C’è chi teme una specie di esodo, una fuga di massa dai Paesi dell’Est, subito dopo il primo maggio. Ma le cose, sicuramente, non andranno così. Il Trattato di adesione prevede la cosiddetta «clausola restrittiva», una norma che consente ai vecchi Quindici (Italia, Germania, Francia eccetera) di poter limitare l’accesso di lavoratori provenienti da otto dei dieci nuovi Stati, tutto il blocco dell’Est, ma non Cipro e Malta.

I limiti valgono solo per il lavoro dipendente e possono restare in vigore per un periodo massimo di sette anni, dunque, in teoria, da qui fino al 2011. Nessun vincolo, invece, per autonomi e professionisti. In realtà le previsioni di tutti gli istituti di ricerca europei concordano su un dato: non ci saranno «invasioni», si sposteranno più o meno 300 mila persone all’anno. E, a un certo punto, come è accaduto in Spagna e Portogallo, l’integrazione europea avrà l’effetto contrario: le nuove generazioni avranno più opportunità di lavoro nel proprio Paese rispetto al passato e quindi resteranno a casa. Le scelte dei governi, comunque, sono strette tra due esigenze: evitare il rischio (vero o presunto che sia) di essere sommersi da ondate di migranti, ma, nello stesso tempo, assicurare all’economia manodopera a basso costo.

L’Italia si avvarrà della «clausola restrittiva» per due anni, così come farà la maggior parte dei Paesi (Spagna, Portogallo e Belgio, tra gli altri). Gli accordi di adesione non consentono l’inasprimento delle norme già in vigore, quindi l’Italia non ha preso ulteriori provvedimenti, considerando sufficienti i «filtri», previsti dalla legge «Bossi-Fini», a cominciare dal sistema delle quote. Austria e Germania sono orientate a utilizzare in pieno (forse per sette anni) la «clausola restrittiva», mantenendo i paletti attuali di accesso. Gran Bretagna e Irlanda hanno attenuato l’atteggiamento di totale apertura iniziale.