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da Programmaintegra.it del 23 maggio 2008

Giornalisti contro il razzismo: appello al rispetto dei rom

“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d’informazione riguardante il tema dell’immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali – come popolo – sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società”. Si apre così l’appello “I media rispettino il popolo rom” lanciato lo scorso 21 maggio da “Giornalisti contro il razzismo” per denunciare l’uso di toni discriminatori contro i rom nell’informazione e chiedere un rispetto maggiore delle regole deontologiche.

“Purtroppo l’enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo – continua l’appello promosso dai giornalisti Lorenzo Guadagnucci, Beatrice Montini e Zenone Sobilla – sono solo l’epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell’informazione e la politica inclini a offrire un capro espiatorio al malessere italiano. Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un’analisi reale dei fatti”.

Il documento ricorda che “il popolo rom è stato storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro Paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”.

I promotori dell’appello esprimono la loro forte preoccupazione “perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro Paese. Alcuni lo stanno già facendo, a volte con modalità inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il “nemico” – ebrei, zingari, dissidenti… – preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l’uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti”.

“Invitiamo i colleghi giornalisti – si conclude – allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi di discriminazione. Chiediamo all’Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l’opportunità di segnalare alle redazioni e all’Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all’odio razziale riscontrato nei media”.