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Gorizia – Il tempismo dell’amministrazione comunale: rimossa la tenda riscaldata di Medici Senza Frontiere e gestita da Caritas

Foto Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra per Internazionale

Non poteva essere momento meno opportuno per togliere la tensostruttura fornita da MSF e gestita dalla Caritas per offrire riparo a decine di migranti e rifugiati a Gorizia. Da metà dicembre, più di mille persone avevano trovato riparo nella struttura riscaldata.

Lo fa sapere, attraverso un comunicato stampa, Medici Senza Frontiere affermando che “viene rimossa per motivi amministrativi“. Secondo l’Ong “non è chiaro dove queste persone, ed altre che arrivano quotidianamente, potranno trovare riparo nel medio e lungo termine. La tenda, che ospitava circa 60 persone ogni notte, viene smantellata perché l’autorizzazione concessa dal Comune di Gorizia decade nei prossimi giorni“.

MSF ha appreso “che le persone che vivevano nella tenda per ora saranno ospitate in parte in CAS e in parte in strutture gestite dalla Caritas, ovvero dalla società civile“.

Occorre ricordare che la tensostruttura era stata montata a seguito dello sgombero della Galleria Bombi, dove centinaia di migranti (160 circa) si ritrovavano a vivere all’addiaccio con temperature estremamente basse. Il 24 novembre scorso, infatti, la galleria è stata prima sgomberata e poi letteralmente chiusa con delle grate di ferro da entrambi i lati, confermando come le politiche di accoglienza a Gorizia siano praticamente inesistenti e siano invece costanti gli interventi per allontanare i migranti in luoghi periferici alla città 1.
Il 16 dicembre una manifestazione cittadina per i diritti dei migranti aveva ricordato la disumanità del “negare i servizi igienici minimi e persino l’acqua a chi non ha un posto dove andare, costringere centinaia di persone a dormire in ripari di fortuna, impedire in pieno inverno anche l’accesso ai pochi ripari protetti dalla pioggia e dalla neve, trasformare chi viene da altrove in oggetto di campagne politiche miserabili, fomentando xenofobia e intolleranza”.

La tensostruttura, pur essendo una importante soluzione tampone per offrire un riparo, risultava comunque insufficiente ad ospitare tutte le persone costrette a dormire in strada. L’assenza di un piano strategico a Gorizia è ormai strutturale, tanto che la prima accoglienza e il supporto a chi arriva in città o dorme all’addiaccio è garantito dall’intervento dei volontari. Le persone che rimangono fuori dalla tenda riscaldata sono ospitati nella canonica della chiesa dei Cappuccini, e a metà gennaio anche alcuni alcuni partiti hanno aperto le loro sedi per la notte. 2

Tommaso Fabbri, capomissione di MSF in Italia, dichiara che “è arrivato il momento che le autorità competenti trovino una soluzione strutturale a un problema che, come dimostrato dagli ultimi tre inverni, non si risolverà da solo. Come organizzazione medico-umanitaria chiediamo alle autorità di avviare un piano per ospitare persone la cui salute può essere compromessa dalle durissime condizioni di vita che devono sopportare”.

A Gorizia MSF era già intervenuta a sostegno di migranti e rifugiati rimasti senza riparo e bisognosi di assistenza primaria da dicembre 2015 a luglio 2016. E’ da quel periodo che l’organizzazione è rimasta in contatto con le autorità per riaffermare “che nessuno dovrebbe essere costretto a vivere in strada, soprattutto in un periodo come questo, in cui le temperature sono scese ben al di sotto dello zero”.

È triste vedere che ancora una volta è la società civile a dover assistere le persone in stato di bisogno. Serve un’azione urgente da parte delle autorità per garantire condizioni di vita dignitose per tutti”, conclude Tommaso Fabbri.
La società civile non deve essere lasciata sola nel fornire ripari e altri beni di prima necessità a rifugiati e migranti”.

  1. Cronache dal limes: che succede a Gorizia? Aggiornamenti dal confine orientale – di Marta Improta e Fabio Cociancich
  2. La campagna elettorale nel nordest anticipa il futuro dell’Italia, di Annalisa Camilli – Internazionale del 20 febbraio.

Redazione

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