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Gradisca d’Isonzo (GO) – Presentato il Dossier statistico 2007 della Caritas

XVII Rapporto sull'immigrazione curato da Caritas Italiana, Caritas diocesana di Roma e Fondazione Migrantes.

E’ stato presentato oggi anche a Gradisca d’Isonzo il XVII rapporto statistico sull’immigrazione della Caritas e Fondazione Migrantes. La scelta della località non è stata di certo un caso, Gradisca è la città con uno dei più grandi Cpt d’Italia e le tensioni interne, le fughe e le rivolte degli ultimi mesi hanno portato la struttura di via Udine al centro dell’attenzione in tutta la penisola.

Il sindaco Tommasini nel suo discorso di apertura è partito proprio dal Cpt, ha ribadito la contrarietà a parole dell’amministrazione comunale ed ha sottolineato le problematiche che il Cpa per richiedenti asilo sta creando in un territorio impreparato a causa delle gravi lacune degli enti locali in fatto di accoglienza ed integrazione.
Durante la presentazione il Cpt è tornato più volte al centro della discussione e la stessa Caritas, per bocca di Don Ruggero Dipiazza, ex direttore della Caritas diocesana di Gorizia, ha definito i Cpt “ormai necessari”.

L’immigrazione in Friuli Venezia Giulia
I dati sull’immigrazione in Friuli Venezia Giulia dimostrano come il fenomeno da patologico stia divenendo fisiologico, è ormai sempre più evidente che anche in questa regione la necessità di mano d’opera migrante è elevata.
In aumento in tutte e quattro le province il numero di migranti residenti, incrementi che vanno dal 22,9% della provincia di Udine al 16,8% della provincia di Gorizia, dal 18,1% della provincia di Pordenone al 13,9% della provincia di Trieste. In regione i migranti sono l’8,2% della popolazione contro una media nazionale del 6,2%.
Il settore lavorativo che in regione accoglie più migranti resta quello industriale con il 47,7% seguito dal settore dei servizi con il 38,2%, commercio ed agricoltura assumono rispettivamente il 7,8% e 6,3% dei lavoratori migranti presenti in Friuli Venezia Giulia.
In aumento anche gli studenti stranieri, nella scuola dell’infanzia il 19% dei bambini sono migranti, percentuale che arriva al 37,6% nella scuola primaria. Le scuole superiori di primo grado registrano invece un 22% di studenti stranieri, percentuale che varia di poco, 21,4%, nelle scuole superiori di secondo grado.

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