La situazione a Patrasso non è cambiata molto nelle ultime settimane. A causa delle vacanze natalizie, solo pochi camion stanno arrivando al porto. I ragazzi continuano a tentare il “Gioco” (tentano di superare le barriere portuali e salire di nascosto sui camion in partenza per l’Italia, NdT), ma le possibilità sono diminuite notevolmente. Ecco perché i numeri di ragazzi nelle “factories” (fabbriche abbandonate o stabilimenti informali, NdT) continuano a crescere.
Quotidianamente, le persone vengono arrestate in raid polizieschi e deportate ad Atene.
La situazione sta peggiorando. La polizia portuale sequestra le scarpe dei ragazzi migranti e le getta in mare. Allo stesso modo, sono privati dei loro telefoni cellulari ogni qualvolta la polizia li cattura mentre tentano di superare le barriere portuali. I cani delle unità cinofile mordono, le percosse mettono fuori uso i telefoni dei ragazzi, l’unico mezzo che hanno per comunicare con le loro famiglie e amici: ogni volta che perdono il telefono, devono aspettare per ottenere il denaro per comprarne uno nuovo.
Ieri, 3 gennaio, la polizia ha deliberatamente malmenato uno dei ragazzi. Il team di NoNameKitchen lo ha portato al River of Patras Hospital.
Questo tipo di violenza ingiustificata avviene quotidianamente: vogliamo riportare le politiche repressive del governo Greco.
D’altra parte, poiché non ci sono dottori o infermieri disponibili, i volontari di No Name Kitchen tentano di venire incontro ai bisogni dei ragazzi e li portano in ospedale. Il Dottor Panus, di Kinesis, ci sta aiutando a visitare i ragazzi nelle “factories” di volta in volta e a rispondere a situazioni d’emergenza.
Stiamo facendo un’altra chiamata per volontari del settore sanitario che vogliano far parte del nostro team!!!
Ringraziamo SOS Refugiados per averci inviato tre pacchi alimentari da Atene. Grazie anche alle persone di Valencia che hanno inviato provviste.
Ulteriori notizie da Patrasso: No Name Kitchen sta cucinando ancora. Il cibo viene distribuito quotidianamente e cucinato nella Factory (fabbrica abbandonata nei dintorni di Patrasso, NdT) per 100 persone. I ragazzi si gestiscono autonomamente e si supportano a vicenda.