Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Guinea – Ogni persona ha il diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato

Tribunale di Lecce, ordinanza del 24 giugno 2018

Nel caso in esame il Giudice ritiene di dover partire dai principi sanciti dall’art. 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 che prevede al primo comma il diritto di ogni persona

alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato” ed al secondo il “diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio”.

Pare evidente che tali norme, pur se si ritenga che non abbiano carattere cogente e che possano comunque essere derogate da norme interne, devono essere tenute in debito conto nella interpretazione delle disposizioni normative, ed in particolare di quelle che poggiano su clausole generali quali i “seri motivi di carattere umanitario” che possono impedire il rientro nel proprio Paese.

Oltre a questi principi generali il Giudice prende in esame la situazione socio-politica in Guinea utilizzando il rapporto Freedom in the World 2017, dell’autorevole organizzazione Freedom House, che analizza e classifica il grado di tenuta e salvaguardia dei fattori relativi ai Diritti Politici e le Libertà Civili: il Paese, secondo il rapporto, è a livelli assai bassi.

Una volta valutati i vari indicatori conclude:
Le circostanze di cui sopra, globalmente considerate, e valutate unitamente alla assenza di precedenti penali, di carichi pendenti presso la Procura della Repubblica e di segnalazioni di polizia sulla base delle risultanze in atti a carico del richiedente (considerato, sotto quest’ultimo profilo, che a seguito della richiesta all’Ufficio Immigrazione della Questura sui controlli cui il richiedente è stato sottoposto, nulla è stato segnalato), concretizzano una situazione di vulnerabilità che dà diritto ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari ai sensi dell’art. 5 comma 6 d.lgs. 286/98. Gli atti vengono a tal fine trasmessi al Questore competente per territorio“.

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Tribunale di Lecce, ordinanza del 24 giugno 2018