Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

I “cancellati” sloveni in marcia fino a Bruxelles

E' iniziata la carovana dalla Slovenia fino al Parlamento Europeo

Persone invisibili in tutto, non possono avere una casa, un medico, un lavoro, migliaia di persone cancellate rimaste senza cittadinanza.
Sono ormai più di cinque anni che queste persone si sono unite per reclamare ciò che per loro è un diritto base, essenziale, e cioè quello di esistere, di avere cittadinanza. Il governo sloveno per ora non sembra dare molta importanza alle loro proteste nonostante la solidarietà che si è creata attorno a questo problema non è poca ed i “cancellati” sono riusciti a preentare alla Corte Europea dei diritti dell’uomo la loro questione chiedendo l’immediata cittadinanza slovena per tutti. Ora sono in viaggio per l’Europa, faranno tappa a Parigi dove incontreranno i Sans Papier e poi si recheranno a Bruxelle

Il 29 novembre la carovana si è conclusa con l’arrivo a Bruxelles e l’audizione al Parlamento Europeo, abbiamo intervistato Roberto Pignoni di Karaula Mir che ha partecipato alla carovana e che ci spiega quali risultati sono stati ottenuti. [ audio ]

Il 27 novembre la carovana ha fatto tappa in Italia, è stata accolta dal Consiglio Regionale e poi ha avuto un incontro pubblico a Monfalcone con le rappresentanze sindacali della Fincantieri fuori dai cancelli della stessa dove si è svolta una conferenza.

Alessandro Metz, consigliere regionale dei Verdi ci descrive l’incontro avvenuto in consiglio. [ audio ]

Abbiamo intervistato Ursula dei “cancellati”. [ audio ]

Vladimir è uno dei tanti “cancellati” in viaggio verso Bruxelle, da anni vive in Italia e non può fare ritorno in Slovenia dove vivono ancora i suoi parenti. [ audio ]

Approfondimenti sulla vicenda dei “cancellati” sloveni:
Slovenia: cancellati, vergognoso silenzio della Commissione europea
I “cancellati”: una vicenda europea