Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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I detenuti di Corelli denunciano violenze e intimidazioni

Comunicato stampa

Il 18 aprile, si è svolto un incontro ufficiale dei detenuti in sciopero da dieci giorni e il dottor Aversa vice-prefetto e responsabile del CPT milanese. Era presente una delegazione del Comitato di sostegno accompagnata dal consigliere regionale Monguzzi.

Durante l’incontro i detenuti hanno consegnato un nuovo documento in cui hanno espresso oltre alla loro fondamentale richiesta di libertà per la quale sono entrati in sciopero della fame, la necessità di chiusura del Centro di Permanenza Temporanea (CPT) e di una nuova regolarizzazione degli immigrati “clandestini” a livello nazionale.

Per oltre due ore gli immigrati hanno potuto denunciare decine di casi che dimostrano come queste strutture siano luoghi di assoluta negazione del diritto.

Risultano infatti detenuti dei disabili, dei minori, lavoratori con contratto a tempo determinato, con permesso di soggiorno, madri con figli che adesso risultano abbandonati, malati di Aids, persone che per la terza o quarta volta consecutiva vengono rinchiusi nella medesima struttura.

Ci sono persino casi documentati di persone il cui trattenimento non è stato convalidato dal giudice di pace e che la polizia ha trattenuto in questura per poi riportarla in Corelli con un nuovo provvedimento di espulsione e quindi relativo trattenimento.

A questo si aggiungono le denunce delle violenze subite all’interno della struttura ad opera del personale addetto alla sicurezza, polizia e Croce rossa. Violenze verbali, umiliazioni costanti, particolarmente pesanti verso le donne e i trans. Sono quindi stati mostrati, direttamente al vice-Prefetto, i segni di tali violenze.

Per la prima volta le istituzioni sono costrette ad ascoltare formalmente tali denunce direttamente per voce di chi le ha subite.

La prefettura si è quindi dichiarata disponibile a valutare i casi di trattenimento illecito che sono stati sollevati e a garantire, come è avvenuto negli ultimi giorni, che non vi siano ritorsioni contro coloro che, a nome di tutti gli altri in sciopero, si sono esposti facendone i portavoce.

La trattativa è stata interrotta dai detenuti stessi, di fronte al rifiuto della prefettura di prendere in considerazione la questione della liberazione dei reclusi, del permesso di soggiorno, della chiusura dei CPT, dichiarando che continueranno lo sciopero.

Nonostante gli impegni ufficiosi presi dalla prefettura contro ritorsioni politiche individuali verso i portavoce dei detenuti, il comitato di sostegno alla lotta di via Corelli intende continuare e rafforzare il suo impegno concreto a fianco degli immigrati in lotta.

Proponiamo infine a tutto il movimento antirazzista milanese di lavorare affinché il 25 aprile rappresenti una scadenza unitaria di lotta al fascismo dando inizio ad una settimana speciale di mobilitazione che porta verso il 1° maggio, per la chiusura definitiva di Corelli e di tutti i CPT, per la libertà dei compagni immigrati in lotta.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Martedì 19 aprile: ore 12- Banchetto informativo in Piazza Leonardo da Vinci
ORE 18 – PRESIDIO DAVANTI AL CENTRO VIA CORELLI

Mercoledì 20 aprile: ore 10 – Banchetto informativo in piazza San Babila
ORE 18 – PRESIDIO DAVANTI AL CENTRO VIA CORELLI

Giovedì 21 aprile: ASSEMBLEA CITTADINA ore 21 in (luogo da determinare)

Venerdì 22 aprile: ORE 18 – PRESIDIO DAVANTI AL CENTRO VIA CORELLI

Sabato 23 aprile: ore 11 – Presidio in Piazza XXIV maggio (Mercato Senigallia)

Comitato di sostegno alla lotta dei detenuti di via Corelli
Info: appoggiolottacorelli@libero.