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A cura di di Assunta Sarlo

I numeri dell’immigrazione

Tratto da http://www.diario.it

Diventiamo più europei. Ovvero più simili, in tema d’immigrazione, agli altri paesi d’Europa. Ce lo racconta l’anticipazione di quello che è uno degli strumenti più completi esistenti in Italia per leggere l’evoluzione del fenomeno migratorio, ovvero il Dossier statistico elaborato ogni anno da Caritas e Migrantes.

Quello relativo al 2003 vedrà la luce in ottobre ma già ora mette a disposizione i primi numeri, utili a capire come cresce il flusso di ingressi ma anche – va ricordato – come abbia funzionato la regolarizzazione avviata con la legge Bossi Fini.

Nel 2003, secondo le stime del Dossier che lavora sui dati del Ministero dell’Interno, gli immigrati presenti in Italia sono 800 mila in più rispetto all’anno precedente (in totale 2.395.000). L’incidenza degli stranieri sulla popolazione tocca dunque il 4,2 per cento e si avvicina appunto alla media europea restando sotto di un solo punto.

Alcune Regioni marcano un aumento più consistente della media e sono il Friuli, l’Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Calabria, mentre se si valutano le domande di regolarizzazione sono nella media delle richieste ( 70-130 domande ogni 100 lavoratori) Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emiliaa, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Puglia e addirittura al di sopra Basilicata, Campania e Calabria.

L’ultimo dato riguarda il peso nell’occupazione dei lavoratori immigrati: le assunzioni sono aumentate tra il 2001 e il 2002 di oltre 192 mila.

Questi dati in aumento – è l’ultima considerazione- richiedono politiche all’altezza della sfida: innanzitutto previsioni aggiornate sull’effettivo fabbisogno del nostro mercato del lavoro e un investimento in politiche sociali, a cominciare da quelle abitative, vera emergenza per gli stranieri che vivono nel nostro Paese.