Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

dal Mattino di Padova del 6 maggio 2007

I senegalesi contestano il ministro Ferrero

Sanatoria e Cpt

«Padova è la migliore esperienza in Italia di superamento di un ghetto». Paolo Ferrero torna nella città del Santo e torna a lodare il progetto dell’amministrazione per il risanamento di via Anelli. Incassa con stile la contestazione di «Razzismo stop» e boccia le «quote» di immigrati nei condomini, rilanciate ieri dall’assessore regionale Oscar De Bona. E a Civitas infine presenta il disegno di legge scritto insieme al ministro dell’interno Giuliano Amato per superare la Bossi Fini: «Consente di regolare un fenomeno e passare dalla clandestinità alla regolarità». Contestato da una ventina di senegalesi dell’associazione antagonista al grido di «Sanatoria ora!» e «Chiudere i Cpt». «Ci aspettavamo di più da questo progetto di legge – afferma al megafono Luca Bertolino -. Così com’è per noi non è umano e lascia nella clandestinità 700 mila persone. Adesso inizierà la nostra lotta nelle piazze». Il ministro della solidarietà sociale invece difende i contenuti del disegno governativo: «Il meccanismo dello sponor e dell’autosponsor non fa nient’altro che utilizzare i canali che già oggi vengono usati dagli immigrati per arrivare in Italia – afferma -. A questo aggiungiamo i diritti civili, come il voto, e quelli sociali, come l’assistenza sanitaria. Superiamo i Cpt, riducendoli e lasciandogli solo una funzione residuale». Infine Ferrero torna sull’economia: «Il taglio dell’Ici è possibile ma non per la prima casa di Berlusconi: solo per i redditi medio-bassi. Sul «tesoretto» si possono fare prove di unità a sinistra, per costruire un soggetto alternativo al partito democratico». Bocciata la proposta di limitare al 20% la presenza di immigrati nei condomini: «L’integrazione si fa con la cultura, non con le quote». (c.mal.)