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Il numero di migranti che ha attraversato il Canale della Manica in barca supera i 5mila

Jamie Grierson, The Guardian - 21 agosto 2020

Le analisi dimostrano che quest’anno il numero di migranti che hanno attraversato il Canale della Manica su piccole imbarcazioni ha superato i 5mila, mentre il governo britannico continua a portare avanti una risposta “militarizzata” davanti a queste cifre in crescita.

Altre cinque persone sono arrivate in Inghilterra venerdì, rischiando la loro vita a causa di una tempesta di forza 8, rovesci di pioggia e mare mosso. Si è appreso che i cinque uomini si sono presentati come persone di nazionalità sudanese e ciadiana, e sono stati portati a Dover per essere interrogati dai funzionari dell’immigrazione.

L’analisi di PA Media mostra che il numero di sbarchi di migranti nel 2020 supera le 5000 unità, più del doppio rispetto alle 1900 che hanno fatto questo viaggio di 21 miglia l’anno scorso.

Un momento di svolta è stato raggiunto dopo che un richiedente asilo sudanese, Abdulfatah Hamdallah, è annegato nella Manica mercoledì, quando il gommone comprato al supermercato sul quale si trovava è stato perforato dalle pale usate come remi improvvisati.

Il governo britannico continua a perseguire un approccio rigoroso rispetto alle traversate, concentrandosi sul rendere la rotta “impraticabile” nonostante gli esperti umanitari dicano che l’unico modo per ridurre le traversate in mare è di migliorare le rotte sicure e legali verso il Regno Unito per i richiedenti asilo.

Dan O’Mahoney, recentemente nominato Comandante per la Minaccia dei Clandestini nel Canale, ha rivelato martedì sera che le autorità britanniche e francesi stavano discutendo a proposito di un aumento della sorveglianza delle acque, anche con il supporto aereo e di più pattuglie nel nord della Francia.

In seguito ad una richiesta di assistenza militare da parte del Ministero dell’Interno, la Royal Air Force ha già inviato degli aerei sullo stretto di Dover per aiutare i funzionari della Border Force ad individuare le persone che tentano la traversata.

I diversi approcci dei governi di Francia e Regno Unito rispetto all’aumento delle traversate ha portato a crescenti tensioni tra i due Paesi, con un parlamentare di Calais che ha incolpato della morte di Hamdallah la politica britannica che insiste affinché le richieste d’asilo siano presentate sul suolo britannico. Il partito laburista ha accusato il governo di mancare di “compassione e competenza” nel suo approccio e di tentare di “militarizzare” la risposta ad una crisi umanitaria.

Sebbene l’ultimo conteggio degli arrivi nel Regno Unito su piccole imbarcazioni sia un record, è ancora inferiore a quello di altri paesi europei ed è probabile che abbia portato a un calo delle traversate effettuate con altri mezzi, come camion o traghetti.

Secondo l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, ci sono stati 16942 arrivi via mare in Italia nel 2020, 10875 in Spagna e 8697 in Grecia.

Il numero di arrivi attraverso il Canale della Manica è modesto rispetto ai dati sull’immigrazione in generale nel Regno Unito: 677.000 persone si sono trasferite nel Paese nel 2019.

I dati del Ministero dell’interno mostrano che lo scorso anno nel Regno Unito sono state presentate circa 36ooo richieste d’asilo. Ciò a fronte di 165615 richieste d’asilo in Germania, 151070 in Francia, 117800 in Spagna e 77275 in Grecia nello stesso periodo, secondo Eurostat.

Dall’inizio dell’anno fino a marzo 2020, a 20339 persone è stata riconosciuta la protezione da parte del Regno Unito sotto forma di asilo, protezione umanitaria o forme alternative di congedo e reinsediamento.

Le nazionalità dichiarate dai migranti intercettati dalle Border Force comprendono: irachena, iraniana, sudanese, yemenita, siriana, eritrea, kuwaitiana, tagiko, vietnamita, guineana, maliana, etiope, turca, afgana, palestinese, cingalese, egiziana, pakistana, ciadiana, somala, togolese, nigeriana, libica, sud-sudanese, albanese e cinese.