Riferiamo di seguito una notizia che riguarda i lavoratori autonomi e i molti lavoratori immigrati che svolgono attività lavorativa con il famoso contratto di collaborazione a progetto (co.co.pro.) o con il vecchio co.co.co., e che riguarda i contributi versati o che avrebbero dovuto essere versati per questi lavoratori.
Come è noto l’attività di collaborazione a progetto è un’attività - dal punto di vista legale - di lavoro autonomo quindi non soggetta allo stesso regime previsto per i dipendenti in materia di contribuzione, prestazioni pensionistiche o di altra natura da parte dell’Inps. Dal mese di aprile è stato attivato dall’Inps l’invio degli estratti conto contributivi ai lavoratori iscritti presso la gestione separata.
Presso l’Inps vi è infatti una gestione separata dei contributi versati a queste categorie di lavoratori autonomi. Sarà importante verificare il contenuto di queste comunicazioni perché potrebbe essere che non tutti i contributi dovuti per questi lavoratori siano stati effettivamente versati dai datori di lavoro che, per legge, sono tenuti a fare ciò. Potrebbe verificarsi, in base a queste comunicazioni, che i contributi non siano stati versati in misura adeguata, quindi nell’effettivo rapporto percentuale che deve essere rispettato con riguardo alla retribuzione e ai compensi effettivamente corrisposti.
In particolare va notato che, secondo l’Inps, non può essere applicato in questo caso, trattandosi di lavoratori autonomi, il principio dell’automatismo della prestazione, sancito dall’art. 2116 del codice civile (Prestazioni). Generalmente, in base a questa norma, se anche il datore di lavoro non provvede effettivamente al versamento dei contributi, per il solo fatto che il rapporto di lavoro è accertato e conosciuto dall’Inps sono comunque dovute a carico dell’Istituto tutte le prestazioni pensionistiche e di altra natura previste dalla legge, indipendentemente dal fatto che i contributi non siano stati versati.
Secondo l’Inps, nel caso delle categorie di lavoratori autonomi di cui sopra, laddove fosse omesso il versamento di contributi o non fosse effettuato nella misura dovuta, sarebbero i lavoratori stessi a rimetterci non potendo ottenere dall’Inps le prestazioni corrispondenti ai contributi che avrebbero dovuto essere versati; e ciò contrariamente a quanto stabilito per i lavoratori dipendenti o subordinati.
Diventa pertanto utile verificare il contenuto di queste comunicazioni al fine di verificare se sono stati versati i contributi dovuti e nella misura dovuta, perché altrimenti è onere dei diretti interessati presentare tempestivamente la domanda di variazione dell’estratto conto alla competente sede Inps. Le comunicazioni relative ai contributi versati per i collaboratori coordinati continuativi e per i collaboratori a progetto, riguarderanno il periodo compreso tra il 1996 e tutto il 2004. Successivamente perverranno anche le comunicazioni relative ai periodi successivi.
Cogliamo l’occasione per invitare i lavoratori ad attenersi ad un controllo scrupoloso di queste comunicazioni per evitare il rischio, in occasione della maturazione dell’età pensionabile, di scoprire che mancano contributi o che la pensione sarà ridotta in proporzione alle omissioni contributive. Raccomandiamo inoltre agli interessati di valutare se l’INPS può avere a disposizione, in base alle comunicazioni a suo tempo inviate dal datore di lavoro, l’attuale domicilio effettivo o l’attuale residenza effettiva del lavoratore perché altrimenti è chiaro che queste comunicazioni non potranno pervenire. Invitiamo pertanto chi non fosse certo di possedere un indirizzo noto a questi uffici di rivolgersi alla sede competente per territorio dell’Inps per ricevere direttamente tali comunicazioni.