È illegittimo il provvedimento con il quale il Comune di Lecce ha negato ad un cittadino extracomunitario la licenza di ambulante perché il suo permesso di soggiorno era in fase di rinnovo.
Lo ha stabilito il TAR di Lecce con la sentenza n. 798/2011 (Pres. A. Cavallari, Est. L. Viola) in accoglimento del ricorso presentato dal senegalese Serigne Abdou Mbaye, rappresentato e difeso in giudizio dall’Avv. Serena Pugliese coadiuvata dal Dott. Amedeo Savino.
Il ricorrente, da poco compiuta la maggiore età, aveva avviato le pratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno e, al contempo, aveva domandato al Comune il rilascio di un’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche in forma itinerante; tuttavia l’Ufficio Licenze ha ritenuto di non poter rilasciare l’autorizzazione commerciale perché il giovane senegalese non era in possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità.
Investiti della questione, i giudici di Via Rubichi hanno accolto le tesi difensive prospettate dai legali dello straniero, riconoscendo la illegittimità del provvedimento comunale sul presupposto che il ritardo della Questura nella definizione del procedimento di rinnovo del permesso di soggiorno non può risolversi in danno dello stesso: più in particolare, secondo il TAR, il cittadino extracomunitario che ha attivato il lungo e complesso iter per il rinnovo del permesso di soggiorno deve poter beneficiare degli stessi diritti civili garantiti dalla legge nei confronti di quanti soggiornano regolarmente in Italia.
Una precedente significativo, che consentirà agli stranieri in possesso dei necessari requisiti di lavorare nel nostro Paese senza essere penalizzati dalle lungaggini burocratiche.
– Sentenza del Tar Puglia n. 798 del 4 maggio 2011
Ordinanze di revoca della sentenza in esecuzione:
– Ordinanza del Tribunale di Torino n. 325 del 4 maggio 2011
– Ordinanza del Tribunale di Alessandria n. 84 del 7 aprile 2011
