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da Unità on line del 15 agosto 2006

Immigrati Usa: 35 milioni, più 11 clandestini

Il numero degli immigrati che vive legalmente negli Stati Uniti nel 2005 era di 35 milioni, pari al 12,4 per cento della popolazione. Cinque anni fa la percentuale era dell’11,1 per cento. Nel numero non sono tuttavia inclusi gli immigrati illegali, che l’amministrazione Bush calcola siano tra gli 11 e i 12 milioni. In tutto, dunque, i non statunitensi che vivono in uno dei cinquantuno stati dell’Unione sarebbero tra i 46 e i 47 milioni.

Le cifre sono state fornite dal US Census Bureau, l’ufficio federale per il censimento e riflettono la crescente pressione delle ondate migratorie in provenineza soprattutto dal Messico e dai Paesi dell’America Latina. La California è lo Stato americano con il più alto numero di immigrati che sono il 27,2 per cento del totale della popolazione. Alcune città californiane hanno oltre un terzo della popolazione composta da immigarti: a Los Angeles sono il 40,3 per cento e il 37,9 a San José. Adesso anche Stati considerati relativamente estranei ai flussi migratori conto percentuali importanti di stranieri regolari. Il Masschussets, ad esempio, conta il 14,4 per cento di immigrati, Rhode Island il12,6, lo Stato di Washington, sulla costa del pacifico, il 12,2 e il Maryland, sull’oceano Atlantico, l’11,7.

Sono un pugno gli Stati con percentuali di immigrazioni trascurabili: West Virginia, Mississipi, North Dakota, Montana: meno del 2 per cento della popolazione è straniera.

La politica dell’immigrazione legale e i flussi di immigrati clandestini che si muovono soprattutto sfruttando il lunghissimo confine tra Messico e Stati Uniti sono diventati negli ultimi anni temi politici di prima grandezza. Sulle frontiere meridionali è in fase di realizzazione un vero e proprio muro nel tentativo di interrompere le migrazioni di ispano-americani e recentemente anche la Guardia Nazionale, i riservisti dell’Esercito, sono stati mandati a dare supporto alla polizia di frontiera. Nei mesi scorsi il presidente George W. Bush ha proposto di regolarizzare gradualmente tutti i clandestini, incontrando forti resistenza nei settori più conservatori del suo partito ma anche tra i Democratici.