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dal Gazzettino di Padova del 18 aprile 2007

Immigrati, ecco i nomi della loro Commissione

Gli extracomunitari hanno deciso gli 11 che li rappresenteranno e tra i quali si sceglierà il consigliere comunale extracomunitario

Entro l’estate il consiglio comunale potrebbe avere il consigliere comunale extracomunitario aggiunto, senza diritto di voto. Una circostanza che se da un lato pone l’amministrazione su un piano di assoluta novità e di attenzione per quel dieci per cento della popolazione padovana che ancora non si vede rappresentata, dall’alto sollecita molti interrogativi sia sul metodo seguito sull’individuazione che sulla sua efficacia.

Ma l’importante è che sta per concludersi il tragitto che porterà alla “Commissione per la rappresentanza dei cittadini stranieri” un nuovo organismo deciso nel settembre scorso dal consiglio comunale. Ne devono far parte 28 membri: 11 designati delle associazioni delle comunità straniere o che lavorano sul tema dei migranti, 9 dal consiglio comunale, 3 dai sindacati, 3 dal mondo imprenditoriale, 1 dalla diocesi, 1 dall’Università. La Commissione eleggerò un presidente che siederà in consiglio comunale come consigliere aggiunto con diritto di parola ma non di voto. Gli altri membri invece potranno entrare in tutte le commissioni consiliari.

La grande novità è che dopo la scadenza del bando, il 20 gennaio, riservato alle associazioni di stranieri che volevano concorrere alla scelta degli 11 componenti, la Sesta Commissione consiliare ha curato l’istruttoria ed ha individuato 25 associazioni fra quelle che avevano partecipato al bando, invitandole ad incontrarsi e a dare i nomi dei loro 11 rappresentanti nella futura Commissione. La riunione si è tenuta sabato scorso nella sala Livio Paladin ed è un successo che le associazioni abbiano trovato immediatamente l’intesa.

Di qualcuno si sa per ora solo il cognome, dal momento che ne dovrà dare conferma alla Presidenza del consiglio in questi giorni. Sono il signor Maher, dalla Tunisia, la signoraRoxana Corina Dumitrescu, romena, la signoraSusan Berhane, Eritrea, la signoraMajah Amram, marocchina, il signor Touré Abtrahamane del Mali, la signoraBeatrice della Costa D’Avorio, la signoraRebecca Dzechi del Camerun, il signorIslam Soficul del Bangladesh, la signoraAdela Karapici dell’Albania, il signorYoussef Hannou del Marocco,eAlexader Marcinscki della Moldavia.

Alcuni tra loro hanno personalità di spicco. Susan Berhane, ad esempio, 30 anni, ha già una laurea in mediazione linguistica e culturale, ha partecipato ad un progetto Erasmus a Leicester, in Inghilterra, comprende sei lingue, è stata interprete anche per il tribunale di Venezia e mediatrice linguistica e culturale. Inoltre ha curato l’inserimento dei piccoli stranieri nella scuola Don Bosco e prima è stata precettrice nella scuola Maria Montessori di Asmara. E questo è solo un esempio. Altri sono impegnati nelle rispettive associazioni come mediatori culturali.

Insieme a loro ci sono i rappresentanti designati dagli altri enti. L’Università ha sceltoKhalid Rhazzali, del Marocco. La DiocesiJicomn Ionel romeno. La CislJama Halimo somalo,la CgilHamid Kakpour Reza iraniano, la UilPaulita Averion De Mesa, filippina. La Camera di CommercioTomasz Lewicki, polacco, insieme aToma Rodica, moldavoe aCai Cheng Chun, cinese.Circostanza molto importante di questi tempi.

Da rilevare che sono almeno quindici le nazionalità rappresentate e di queste persone e che sei sono donne. Per completare la Commissione ora mancano solamente i 9 membri che deve scegliere il consiglio comunale. «Lo faremo in una delle prossime sedute – dice la presidente del Consiglio, Milvia Boselli – probabilmente la data migliore sarà il 14 maggio. Da quel momento la Commissione sarà completa e dovrà darsi un regolamento e nominare il presidente. Vorrei sottolineare che questo strumento non va a stravolgere il ruolo dei consiglieri ma semmai a incrociare il punto di vista degli stranieri su alcune questioni. Il consigliere ascolterà il dibattito e potrà chiedere di intervenire su temi che riguardano anche loro. Mi piacerebbe poi che la nuova Commissione, così come abbiamo indicato, fornisse dei nomi che entrassero in tutte le commissioni consiliari, in modo da partecipare direttamente ai problemi».