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da Il Manifesto del 27 gennaio 2005

Immigrati, in palio 159 mila ingressi di Cinzia Gubbini

Dopo mesi di attesa pubblicate le circolari sui flussi. Metà dei permessi ai comunitari.

Per chi sta cercando di regolarizzare un cittadino straniero, ora non resta che monitorare
attentamente la Gazzetta ufficiale, incrociare le dita, e sperare di beccare il giorno in cui
verranno pubblicati i due decreti che quest’anno autorizzano l’ingresso di 159 mila lavoratori in
Italia. Dal giorno seguente, infatti, sarà possibile inviare presso un qualsiasi ufficio
postale i moduli per chiedere l’ingresso in Italia di un cittadino straniero.

Lo spiega la circolare pubblicata ieri dal ministero del Welfare, in cui vengono impartite
tutte le indicazioni operative per assumere un lavoratore straniero – che teoricamente dovrebbe
risiedere all’estero. Le circolari, per la precisione, sono due: una relativa al decreto che
autorizza l’ingresso di 79.500 lavoratori extracomunitari
(cioè lo stesso numero di
ingressi complessivamente autorizzati l’anno scorso), e l’altra relativa al decreto che
autorizza 79.500 ingressi per i cittadini “neocomunitari”
.

Le due circolari erano attese con impazienza, ma hanno suscitato delusione. Nei giorni scorsi si
era sparsa la voce che il ministero del Welfare avrebbe optato per un gesto di trasparenza,
rivelando il giorno in cui i decreti verranno pubblicati in Gazzetta, così da permettere a tutti
di poter partecipare con le stesse informazioni alla “gara” per regolarizzare uno straniero. Di
“gara”, infatti, si tratta. Chi primo riuscirà a inviare la raccomandata, primo risulterà nella
graduatoria dei datori di lavoro (tra cui figurano coloro che cercano di far ottenere un
permesso di soggiorno all’amico o al fidanzato). per accaparrarsi una “quota”.
Anche quest’anno,
infatti, il decreto flussi prevede una spartizione molto rigida dei posti messi a
disposizione.
Le quote sono quelle suddivise per nazionalità: ci sono quelle riservati ai paesi
che hanno stipulato accordi con l’Italia, quelle per paesi che li stipuleranno in futuro.
Nell’ambito delle 30 mila quote per i cittadini extra UE con contratto subordinato sono inoltre
riservato 15 mila posti per lavoratori domestici.

Quest’anno, poi, c’è una chicca in più: siccome le domande verranno inoltrate tramite uffici
postali, bisognerebbe trovare quelli dotati di macchina affrancatrice che segni l’ora e il
minuto (meglio se trovate quella che segna anche il secondo).
Ma siccome non tutti gli uffici
postali hanno questa macchina, le circolari specificano che il datore di lavoro dovrà
chiedere all’impiegato delle Poste di scrivere l’ora a mano.
Nelle ultime ore è circolata
l’informazione, inoltre, che in Friuli le regole saranno diverse, in base al recente regolamento
regionale che permette di inviare le domande dallo stesso giorno di pubblicazione del decreto
in Gazzetta.

Piccolezze, si dirà, ma le persone che devono regolarizzare uno straniero da giorni sono in
preda alla “febbre dei flussi”.
Il sito meltingpot.org, uno dei più seri in materia di
immigrazione, è arrivato nell’ultimo periodo a punte di 10 mila visite al giorno, proprio grazie
all’informazione puntuale fornita sulle “evoluzioni” della vicenda delle quote. Qualche
giorno fa un visitarore scriveva: “In atessa anch’io del decreto per avere qui con me la mia
ragazza moldava, vi segnalo che in Toscana gli uffici postali aprono alle 8:15 mentre in Liguria
alle 8:00″. Il sito ha anche promosso una lettera per chiedere al ministero di segnalare “con
congruo anticipo la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale”, che ha raccolto centinaia di
adesioni.
Visto che il ministero non ha raccolto l’invito, registriamo uno dei consigli
dell’avvocato Marco Paggi, che presta la sua consulenza al sito meltingpot: “I testi della
Gazzetta ufficiale vengono pubblicati sul sito www.gazzettaufficiale.it a partire dalle 18 di
ogni giorno.
Lo scorso anno il decreto fu inserito intorno a mezzanotte.