Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Immigrazione: il Governo approva 4 schemi di legge

Roma – 30 luglio 2007 – Quattro schemi di decreti legislativi sono stati approvati nll’ultima seduta del Consiglio dei Ministri, in attuazione di direttive comunitarie.
Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Amato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine della riunione dell’esecutivo.
In questo modo, ha spiegato Amato presentando i provvedimenti, “ci adeguiamo alle regole minime previste dell’Ue e non precludiamo al Parlamento la possibilitа di attuare norme ulteriori”.
Nel corso della conferenza stampa, il ministro ha ricordato la presenza in Italia dei rifugiati: circa 8 mila, ai quali si aggiungono 7 mila titolari di permesso umanitario, i cosiddetti “protetti”. Il ministro ha voluto precisare che i provvedimenti approvati non aumenteranno questi numeri che in media restano tali, nonostante “ogni tanto ci sia qualche ondata, come l’anno scorso, con 800 richieste”.
Gli schemi dei disegni di legge approvati, ha spiegato Amato, rendono chiaro che la Commissione nazionale per il diritto di asilo e le commissioni territoriali “non dipendono dal ministero dell’Interno, ma ricevono da esso solo supporto logistico”. “Io – ha precisato Amato – non posso intervenire con indirizzi operativi”.
Inoltre, ha aggiunto, “le garanzie procedurali per il richiedente asilo sono molto ben precisate. Se viene respinta la domanda, poi, il richiedente puт fare ricorso al giudice ottenenendo la sospensiva dell’esecuzione del provvedimento. Ma ci sono norme ad hoc per evitare gli abusi. Il criminale da espellere che volesse sfruttare il ricorso solo per restare in Italia trova infatti clausole specifiche anti-abusi”. E’ importante anche che il tribunale dovrа prendere la sua decisione entro tre mesi.
Il ministro ha ricordato poi che le nuove norme sono regole minime in linea con l’Europa e che in futuro queste potranno sempre essere adeguate dal Parlamento: “E’ un fatto di civiltа – ha sottolineato il ministro – visto che viviamo in un paese la cui Costituzione all’articolo 10 riconosce l’asilo come uno dei diritti fondamentali della persona”.
Il Consiglio dei ministri ha semplificato, inoltre, l’iter per l’ingresso in Italia dei cittadini di Paesi terzi ai fini della ricerca scientifica, per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito e volontario. Anche questi decreti danno attuazione ad altrettante direttive europee.
“Finalmente – ha spiegato Amato con soddisfazione – realizziamo un sistema che, attraverso l’accreditamento delle istituzioni universitarie e scolastiche presso le quali gli stranieri studieranno, determina procedure accelerate per l’ingresso di studenti e ricercatori stranieri”.
Tale mobilitа, ha dichiarato il ministro, и cruciale, “uno dei pilastri della Strategia di Lisbona”.