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da Repubblica on line del 20 settembre 2006

Immigrazione, inchiesta Espresso arrestati due caporali-picchiatori

Avevano aggredito un romeno che si era lamentato per la paga. Dopo la denuncia del giornalista Gatti, perquisizioni e arresti.

Si è complimentato anche il ministro dell’Interno Giuliano Amato per l’arresto dei responsabili del pestaggio di un immigrato romeno. Marin Pavel, 39 anni, è uno dei tanti che arrivano in Italia in cerca di lavoro e vengono reclutati e sfruttati dal caporalato, ma la sua vicenda è diventata famosa perché a raccogliere pomodori da inscatolare, insieme a lui, c’era Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso che si era spacciato per lavorante per raccontare cosa succede nelle campagne pugliesi, in provincia di Foggia.

Gatti racconta sul settimanale che Pavel fu aggredito nel sonno e picchiato con una sbarra di ferro che gli ruppe i gomiti. Nell’inchiesta, pubblicata il primo settembre scorso, il giornalista dell’Espresso fa i nomi dei presunti responsabili, Giuseppina Lombardo di 55 anni, nata a Delianuova (Reggio Calabria) e il tunisino Azaiz Ezzedine Ayari, di 40 anni, di Le Sers, due tra i caporali che controllano il traffico di lavoranti della zona tra Cerignola, Candela e San Severo. Nell’articolo il pestaggio di Pavel viene riferito a un episodio di “disobbedienza” da parte dell’immigrato, che aveva protestato per la paga e sarebbe stato per questo punito.

Giuseppina Lombardo e Azaiz Ezzedine Ayari sono stati arrestati oggi dagli agenti della squadra mobile della questura di Foggia con l’accusa di lesioni gravi, estorsione e maltrattamenti. I due non sono sconosciuti alle forze dell’ordine e hanno già precedenti per reati riguardanti l’immigrazione clandestina, contrabbando e lesioni personali.

Saputo dell’arresto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha espresso alle forze di polizia tutta la sua soddisfazione. Una nota del Viminale sottolinea che l’operazione fa parte di una azione più ampia per combattere lo sfruttamento dei lavoratori immigrati nel foggiano e che in questi ultimi giorni sono state arrestate altre 12 persone arrestate. Sono stati effettuati inoltre centinaia di controlli e sono state presentate oltre cento denunce.

“Sono risultati importanti – ha commentato Amato – ora l’azione va proseguita perché molto rimane ancora da chiarire. Il Governo, da parte sua, ribadisce l’impegno alla modifica dell’articolo 18 del Testo Unico sull’immigrazione, per favorire la collaborazione di chi è sottoposto allo sfruttamento”.