Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Informazioni in materia di asilo in Ungheria: detenzione di tutti i richiedenti asilo

Newsletter dell’International Refugee Rights Initiative in materia di assistenza legale a richiedenti asilo e rifugiati

Photo credit: Attila Volgyi/Xinhua / Barcroft Images

1 Aprile 2017

Informazioni in materia di asilo in Ungheria: detenzione di tutti i richiedenti asilo

Il seguente aggiornamento sulla situazione dei richiedenti asilo in Ungheria è stato fornito da Salome J. Shearer. Se ne chiede la più ampia diffusione possibile tra quanti si trovino ad affrontare le procedure di asilo in questo paese. E’ inoltre disponibile una versione di questa nota informativa in lingua araba, farsi e francese.

Vi preghiamo di tenere attentamente in considerazione le seguenti modifiche legislative nel pianificare il vostro ingresso in Ungheria.

Nel Marzo 2017 sono state apportate alcune modifiche alla Legge sull’asilo in Ungheria.

Secondo queste modifiche, tutti i richiedenti asilo che entrano nel territorio dell’Ungheria legalmente attraverso la Zona di Transito saranno detenuti in un campo ‘container’, situato al confine tra Ungheria e Serbia.

Tra i soggetti sottoposti alla misura di detenzione rientrano: nuclei familiari, minori non accompagnati di età superiore ai 14 anni e donne ed uomini soli. I minori non accompagnati di età inferiore ai 14 anni saranno invece condotti in una struttura aperta in una diversa area del paese.

La detenzione nel campo container si protrae per l’intera durata della procedura di asilo. Normalmente le procedure di asilo in Ungheria hanno una durata compresa tra i 4 e i 9 mesi. Non sono disponibili vie di ricorso legali per contestare tale detenzione e non è possibile il rilascio su cauzione (rilascio su cauzione = scarcerazione dietro pagamento di una somma).

È possibile lasciare la Zona di Transito attraversando il confine dal lato della Serbia, ma questo comporta un’interruzione dell’esame della domanda di asilo in Ungheria e quindi rende impossibile per il richiedente entrare nuovamente nel paese (salvo che il richiedente decida di registrarsi e aspettare nuovamente di accedere alla Zona di Transito, nel qual caso – tuttavia – le possibilità per il richiedente di ottenere una decisione positiva sulla domanda di asilo sono ancora inferiori).

Se decidi comunque di rientrare in Ungheria, tieni a mente le seguenti considerazioni:

– Prima di arrivare al confine o di accedere alla Zona di Transito, informa la tua famiglia e i tuoi amici/conoscenti delle tue intenzioni. Una volta dentro la Zona di Transito, infatti, molto spesso non avrai accesso a internet e non ti sarà fornito credito telefonico.
– Una volta arrivato al confine ungherese, assicurati di scattare delle foto a tutta la documentazione a te disponibile e documenta quello che ti succede. Salva poi tali documenti nel tuo account email o su cloud, così da evitare che tali fotografie vadano perse nel caso in cui il tuo telefono cellulare venga sequestrato! Le fotografie possono avere un ruolo importante per provare la tua storia.

Annota per iscritto sulla tua pelle i numeri telefonici più importanti, di amici o parenti, così che in caso di smarrimento del tuo telefono cellulare, potrai comunque contattare qualcuno in un secondo momento.

La procedura di richiesta di asilo

Se vuoi presentare domanda di asilo in Ungheria devi essere in grado di provare che, nelle tue circostanze, la Serbia non costituisce un paese sicuro. Se non sei in grado di provare che la Serbia non costituisce un paese sicuro in cui richiedere asilo, la tua domanda sarà rigettata.
Uno dei modi per dimostrare che la Serbia non costituisce un paese sicuro è presentare prove del fatto che la Serbia non è in grado di rispettare i diritti umani fondamentali.

Quelle elencate sotto sono alcune delle ragioni per cui la Serbia non può essere considerata un paese sicuro per rifugiati e richiedenti asilo:

La Serbia non è un paese sicuro per te se:

– non ti è stato permesso di registrare la tua domanda di asilo e di accedere a un campo;
– non sono stati soddisfatti i tuoi bisogni primari, in termini di alloggio e risorse alimentari;
– non ti è stato garantito l’accesso all’assistenza medica di base;
– sei costretto a dormire per la strada – senza avere un alloggio adeguato, cibo e assistenza sanitaria di base – cosa che può esporti a ulteriori minacce in termini di possibili aggressioni a sfondo sessuale o razziale o a violenze di altro tipo;
– subisci maltrattamenti per mano della polizia serba;
– le autorità serbe non dispongono di risorse necessarie per provvedere ai bisogni di tutti i richiedenti asilo sul territorio in conformità con gli standard internazionali in materia di diritti umani;
– la Serbia non dispone di strutture e risorse adatte a rispettare gli standard internazionali in materia di diritti umani.

Nella terminologia usata in materia di diritti umani a livello internazionale, le situazioni descritte sopra sono da considerarsi come ‘trattamenti inumani e degradanti’, e sono dimostrazione del fatto che la Serbia non è un paese sicuro.

Quando fai domanda di asilo nella Zona di Transito, vieni rappresentato gratuitamente da un avvocato d’ufficio (dello Stato). È tuttavia possibile richiedere l’assistenza di un avvocato indipendente, sempre in maniera gratuita, al ‘Comitato Helsinki’ ungherese (Hungarian Helsinki Committee). La persona responsabile a questo scopo è la Dr. Timea Kovacs. È possibile contattarla scrivendole una email. In alternativa, puoi anche comunicare a un funzionario locale UNHCR di essere interessato a contattare un avvocato del Comitato Helsinki e, in questo caso, saranno loro a registrare il tuo nome in una lista per poi inoltrarla alla Dr. Timea Kovacs.

Tutte le interviste e la documentazione relativa alla tua domanda di asilo dovrebbero essere tradotti in una lingua che comprendi fluentemente. Se non sei capace di leggere, tutti i documenti dovrebbero esserti letti in una lingua a te comprensibile.

Respingimenti dall’Ungheria

Ai sensi della nuova legge, ogni nuovo migrante che entra e si stabilisce sul territorio ungherese (senza visto o permesso di soggiorno) sarà riportato indietro in Serbia attraverso il confine, senza che gli sia data la possibilità di richiedere asilo. Tale regola vale su tutto il territorio ungherese. L’unica area in cui è possibile presentare una richiesta di asilo è la Zona di Transito.

Inammissibilità

Se le autorità ungheresi emanano una decisione d’inammissibilità sulla tua domanda di asilo questo significa che la Serbia, o il tuo paese di origine, sono considerati sicuri e, pertanto, non puoi fare richiesta di asilo in Ungheria. In questo caso, hai solo 3 giorni (giorni di calendario) per presentare un ricorso contro questa decisione. Assicurati di menzionare, nel tuo ricorso, tutti i motivi per cui la Serbia non costituisce un paese sicuro. Nel caso in cui il tuo ricorso dovesse fallire, sarai respinto verso la Serbia senza che sia necessario il consenso delle autorità serbe.

Decisione negativa sulla domanda di asilo

Se a termine del processo di asilo la tua domanda è rigettata (se ricevi una decisione negativa sulla tua domanda di asilo), avrai a disposizione 8 giorni (giorni di calendario) per presentare un ricorso contro tale decisione. Se il tuo ricorso fallisce, sarai respinto verso la Serbia senza che sia necessario il consenso delle autorità serbe.
Se non acconsenti a tornare in Serbia, sarai trasferito in un centro di detenzione per immigrati per essere poi espulso e ricondotto nel tuo paese d’origine.

Le autorità ungheresi tenteranno di chiederti un pagamento per la tua permanenza nella Zona di Transito nel caso in cui la tua domanda di asilo sia stata rigettata e tu debba quindi essere rimandato in Serbia.
Per questo motivo, limitati a portare con te piccole somme di denaro, piccoli oggetti, cibo e credito per il cellulare, così che le autorità ungheresi non possano trattenere grandi somme di denaro.
Se le autorità ungheresi dovessero ritenere che non stai cooperando con loro, possono decidere di interrompere la tua procedura di asilo e rimandarti in Serbia. Questa decisione non può essere impugnata!

Decisioni favorevoli sulla domanda di asilo

Se ricevi una decisione positiva sulla tua domanda di asilo, e ti viene quindi riconosciuto lo status di rifugiato, hai diritto a rimanere sul territorio dell’Ungheria e a spostarti all’interno dell’area Schengen (Unione Europea) per periodi fino a 90 giorni, a pari condizioni con i cittadini dell’Unione Europea.
 

Impronte digitali

Le impronti digitali rilevate in Serbia non costituiscono un problema in Ungheria, che è parte dell’Unione Europea. Se le tue impronte digitali sono state rilevate in Grecia, Bulgaria, Italia o Spagna, l’Ungheria cercherà di espellerti e trasferirti in questi paesi. L’unica chance di non essere espulsi è provare che questi paesi non sono sicuri, impugnando la decisione delle autorità ungheresi.

Ritorno al paese di origine

Se, infine, vuoi tornare nel tuo paese di origine e ritirare la tua domanda di asilo, sarai collocato in un centro di detenzione fino all’esecuzione dell’espulsione verso il tuo paese d’origine (carcerazione; può durare fino a un anno).