Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Iran – Status di rifugiato al richiedente convertito alla religione cattolica. Nel paese rischierebbe la pena di morte per apostasia

Tribunale di Bari, ordinanza del 15 marzo 2017

Pubblichiamo un’ordinanza del Tribunale di Bari che riconosce lo status di rifugiato ad un cittadino iraniano convertito dalla religione musulmana a quella cattolica.
Il ricorrente ha dovuto fuggire dal Paese avendo appreso che rischiava la pena di morte per la propaganda del cristianesimo e per essere stato trovato in possesso della Bibbia.
Il Giudice ha considerato la storia del richiedente attendibile e circostanziata, nonché le risposte fornite in sede di audizione sulla religione professata chiare ed esaustive. A sostegno della dichiarazione resa, è stata consegnato come documentazione un mandato di arresto nel quale si ipotizzano 2 anni di reclusione e 50 frustate.
La conversione è stata riconosciuta come sincera e la valutazione successiva ha preso in considerazione la pericolosità del suo ritorno nel paese d’origine, in quanto la Commissione aveva affermato che il ricorrente non corre alcun rischio poiché le autorità iraniane potrebbero non essere a conoscenza della conversione.
L’Iran, considerate le fonti consultate (rapporto HRW, il saggio del prof. Joseph Yacoub, dell’Università di Lione sull’essere cristiani oggi in Iran, ecc.), è un paese che invece si è macchiato di vari casi di condanna a morte per impiccagione di musulmani giudicati colpevoli del reato di apostasia.

– Scarica l’ordinanza
Tribunale di Bari, ordinanza del 15 marzo 2017