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L’accordo Malta-Libia istituisce centri «contro l’immigrazione clandestina»

Ivan Martin, Times of Malta - 30 maggio 2020

Robert Abela torna dalla Libia dopo un incontro sulla migrazione. Foto: Chris Sant Fournier

Malta e Libia istituiranno delle unità per coordinare delle operazioni contro l’immigrazione clandestina, ha dichiarato il governo giovedì.

Questi centri dovrebbero iniziare ad operare entro le prossime settimane, tuttavia, il governo non ha fornito ulteriori informazioni.

La dichiarazione ha fatto seguito al viaggio, non preannunciato, a Tripoli del Primo ministro Robert Abela, del Ministro dell’interno Byron Camilleri e del Ministro per gli affari esteri Evarist Bartolo, durante il quale hanno discusso di immigrazione con il governo libico.

Durante il meeting a Tripoli, i tre hanno incontrato Fayez al-Sarraj, il quale è a capo del Governo di Unità nazionale appoggiato dall’ONU, e Mohammed Sheibani, vice-ministro responsabile per le migrazioni.

È stato il primo viaggio di Abela come Primo ministro nella Libia devastata dalla guerra.

Fonti riferiscono che l’incontro si è tenuto sulla scia di una nuova tendenza nelle relazioni tra Malta e la Libia e di un cambio di approccio.

Il colloquio ha riguardato la necessità di convincere l’UE ad aiutare la Libia a formare la sua guardia costiera, ad ottenere fondi per i centri d’accoglienza gestiti dall’ONU, nonché a costruire una strategia realistica per rallentare l’afflusso di migranti in Libia.

È stato un incontro positivo, anche se ovviamente non significa che abbiamo risolto la questione dell’immigrazione,” ha dichiarato una fonte al Times of Malta.

Malta potrebbe essere per la Libia un ponte verso l’UE. Bisogna fermare il traffico di esseri umani e salvare vite in mare,” ha detto la fonte.

La Valletta, riferiscono fonti diplomatiche, sta cercando di costruire nuovi ponti con le autorità libiche per fermare l’ondata di migranti che lasciano le coste del Nord-Africa.

800.000 migranti in Libia

In una dichiarazione rilasciata giovedì, il governo ha detto che durante l’incontro Abela ha ribadito la posizione di Malta sulla necessità di affrontare e bloccare il traffico di esseri umani. Malta, ha aggiunto, ha dovuto affrontare flussi ed oneri sproporzionati e senza precedenti.

Nel frattempo, Al-Sarraj ha dichiarato che attualmente in Libia ci sono 800.000 migranti e che il Paese ha bisogno di un approccio efficace e globale a lungo termine.

Entrambi i leader hanno parlato della necessità di rafforzare la cooperazione per assicurare che non vengano perse vite in mare e per combattere i trafficanti di esseri umani a terra e in mare.

Secondo Abela, la soluzione sta in un’azione concreta sulle coste della Libia e sul suo confine meridionale. Questo andrebbe fatto affrontando e interrompendo il traffico di esseri umani, piuttosto che focalizzandosi soltanto sulla ricollocazione dei migranti in altri Paesi.

Firmando un protocollo d’intesa, Malta e Libia hanno concordato di istituire un’unità di coordinamento in ciascun Paese per supportare le operazioni contro l’immigrazione clandestina.

L’accordo prevede inoltre che Malta supporti la Libia in termini finanziari attraverso il prossimo quadro finanziario pluriennale.