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L’elenco di Alarm Phone delle situazioni d’emergenza con persone morte o disperse

2 gennaio 2019

Photo credit: Giacomo Zandonini

Durante il 2018 più di 2.260 persone hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo.

Noi di Alarm Phone 1 siamo stati testimoni di come molti tentativi di attraversare il mare siano finiti con la scomparsa o la morte di persone.

Di seguito la lista dei casi di emergenza registrati nell’ultimo anno in cui ci sono stati morti o dispersi. Abbiamo contato dalle 142 alle 145 persone disperse e 111 morti.

Naturalmente questi numeri sono solo stime, spesso senza conferma. Molti avranno perso la loro vita senza essere considerati nel conteggio e senza figurare nelle statistiche ufficiali sulle morti alle frontiere. E se anche noi avessimo la registrazione precisa della vite perse, non si renderebbe il significato della morte così sofferta di tutti quegli individui, che si sono lasciati alle spalle famiglie, amici, legami. L’ultimo caso con presunti decessi sul quale abbiamo lavorato risale a quattro giorni fa, quando sette persone sono andate disperse nel Mar Egeo.

Siamo devastati dal non poter fare di più, ma promettiamo che continueremo a combattere contro il regime dei confini in Europa nel 2019. Che possano riposare in pace, le nostre sincere condoglianze a coloro che hanno perso un loro caro.

14/03: 10 persone partite dal Marocco, soccorse dalla Marina Reale, ma una persona è andata dispersa

01/04: imbarcazione sulla rotta per Tarifa [Spagna, ndt] capovolta, trovato solo un superstite (11 morti)

07/05: 14 persone tentano di attraversare via terra il confine Turchia-Grecia, un morto

29/05: imbarcazione in difficoltà con a bordo 5 persone proveniente dal Marocco, portata in salvo in Spagna ma con un morto e un disperso

02/06: imbarcazione in difficoltà nel Mediterraneo occidentale con 9 persone a bordo; 7 persone morte e una dispersa.

03/06: 9 morti nel Mare Egeo, di cui 6 bambini, in Adalia, Turchia.

13/06: Alarm Phone contattato da due imbarcazioni nel Mediterraneo occidentale, 44 viaggiatori dispersi

14/06: Alarm Phone contattato da tre imbarcazioni nel Mediterraneo occidentale, 2 persone disperse

03/07: 2 imbarcazioni in difficoltà rientrate in Marocco da sole, una persona morta

09/08: imbarcazione capovolta con 13 passeggeri a bordo, nove persone annegate (sette bambini e due donne).

27/08: avvistati un cadavere e un gruppo in condizioni di difficoltà al confine terrestre turco-greco

29/08: un’imbarcazione ha raggiunto Melilla autonomamente, un’altra con 52 persone a bordo risulta ancora dispersa

05/09: 2 imbarcazioni provenienti da Nador/Marocco, una con 6 persone morte è stata intercettata, un’altra portata in salvo in Spagna. 6 morti

29/09: 2 imbarcazioni in difficoltà nel Mar Egeo, recuperati 5 corpi e 2 persone risultano ancora disperse

11/10: una imbarcazione da Tangeri tornata indietro da sola, 2 persone morte

22/10: 18 persone – 2 bambini morti in ospedale in Turchia dopo il salvataggio

26/10: 4 imbarcazioni: una portata in salvo in Spagna ma con un neonato a bordo morto

27/10: 13 persone (5 bambini) salvate dalla Guardia Costiera Turca, una donna morta

04/11: 2 imbarcazioni da Nador ognuna con 56 persone a bordo: 31 morti nonostante entrambe soccorse

12/11: tra le 9 e le 12 persone disperse, dopo la scomparsa nel Mediterraneo centrale di una imbarcazione proveniente dall’Algeria

13/11: imbarcazione proveniente dall’Algeria in direzione della Spagna, 9 persone, nessuna informazione sulla loro sorte

19/11: 11 persone salvate dalla Guardia Costiera turca vicino Kos, 1 persona morta

24/11: 70 persone, finalmente recuperate dalla Marina Reale, ma 15 morte

23/12: 12 persone su un gommone in difficoltà al largo del Marocco – ancora disperse

28/12: imbarcazione capovolta vicino Cipro, 7 dispersi

  1. Alarm Phone di Watch The Med è stato istituito nell’ottobre del 2014 da reti di attivisti e rappresentanti della società civile in Europa e NordAfrica. Il progetto ha creato una linea telefonica diretta e autorganizzata per rifugiati in difficoltà nelle acque del Mar Mediterraneo. Offre ai rifugiati su imbarcazioni in difficoltà una seconda possibilità di diffondere il loro SOS. Il telefono di allarme documenta e mobilita in tempo reale. Così facendo, viene esercitata pressione ad effettuare salvataggi ogni volta che sia possibile e ci si oppone ai respingimenti e altre forme di violazioni dei diritti umani dei rifugiati.
    Alarm Phone è gestito da volontari, la maggior parte dei quali sono stati attivi per anni ai confini esterni d’Europa in networks come Welcome to Europe, Afrique Europe Interact, Borderline Europe, Noborders Morocco e Watch The Med.