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L’importanza delle differenze nella scuola italiana

Come accade durante ogni estate con la solita polemica sugli sbarchi, anche le festività natalizie rappresentano una ghiotta occasione per costruire attorno al tema dell’immigrazione campagne razziste.
Come sempre a cavalcare la paura dell’altro è l’unico partito italiano condannato da un tribunale per razzismo: la Lega.

Continua infatti sui quotidiani – locali e non – la polemica sui “mancati” presepi nelle scuole, legandola strumentalmente al clima di incertezza generale a cui contribuisce l’assurda guerra in Iraq, guerra presente anche nei nostri territori dove viene condotta mediaticamente contro un nemico interno a cui si fanno assumere i connotati dell’ “immigrato islamico”.

Una polemica strumentale perché non affronta invece i veri problemi del mondo della scuola, della multiculturalità, delle diverse religioni.
Le scelte operate dalle maestre nei diversi casi (Treviso, Como) non riguardano l’esclusione ma, al contrario, l’inclusione della diversità come ricchezza e valore aggiunto.

Da una parte la presenza degli alunni stranieri nelle scuole aumenta sempre più, dall’altra gli insegnanti si trovano sempre più soli e senza mezzi adeguati. Sta semplicemente alla loro buona volontà fare delle aule un luogo di incontro e confronto con i nuovi cittadini.

Gli alunni stranieri sono stati definiti “invisibili” perché, nonostante siano fondamentali per la crescita demografica, non vengono considerati come soggetto importante che necessita di essere ben inserito all’interno di un sistema dinamico, esposto ora all’attacco della riforma Moratti, ma al contrario dalla nuova normativa vengono addirittura cancellati.

Le polemiche di questi giorni ci segnalano ancora una volta la necessità di sviluppare strategie e politiche nuove nei confronti di cambiamenti demografici e sociali reali, che pongono ad alunni, insegnanti, educatori e genitori le sfide del multiculturalismo, del rispetto delle differenze e della capacità di reinventare in questo contesto una metodologia educativa basata su un approccio laico.