Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da La Sicilia on-line del 27 febbraio 2004

L’integrazione etnica nella scuole

Catania – Si è svolto un convegno internazionale che ha accomunato eminenti studiosi e scienziati, rappresentativi di molteplici sedi universitarie italiane ed estere, nella trattazione del progetto di iniziativa comunitaria Equal Azimut, che si occupa dello sviluppo del sistema di integrazione degli immigrati. E’ stato promosso e organizzato dall’Università degli studi di Catania, dall’Università di Padova e dal Ceu, in sinergia con altri enti, l’Assindustria di Catania e di Enna, l’Ersu di Catania e la provincia regionale ennese, che hanno fornito il loro contributo per la riuscita dello stesso.

«Il nostro intento – spiega Orazio Ricciardello, docente di Psicologia sociale e presidente del corso di laurea interfacoltà in Scienze e tecniche psicologiche – è stato quello di fare il punto della situazione sul fenomeno per offrire degli spunti di riflessione in modo da tentare di risolvere o quanto meno arginare le problematiche connesse allo spostamento in massa di intere famiglie».

Dai diversi interventi è emersa la volontà comune di operare per favorire l’inserimento degli immigrati nel nostro territorio nazionale cercando di introdurre una nuova cultura fondata sull’accoglienza e sul rispetto reciproco. Nel corso dell’incontro si è ampiamente parlato dell’ipotesi del contatto, ipotizzata da Allport, come metodo di probabile superamento dei pregiudizi. «Il pregiudizio nei confronti del diverso – continua Licciardello – può essere superato mediante la conoscenza dell’altro e l’apprezzamento delle sue qualità. Se si parte da questo presupposto l’immigrazione diventa una risorsa, sia dal punto di vista economico che culturale e sociale, perché trasforma la diversità in ricchezza».

Da indagini effettuate in classi miste è emerso che i bambini immigrati spesso sono collocati ai margini del gruppo classe poiché un bambino solitamente è restio a stabilire un contatto con un coetaneo che presenta caratteristiche fisiche diverse dalle sue, mentre si mostra più favorevole ad interagire con soggetti che hanno elementi similari. In questo caso è necessario l’intervento di figure dotate di autorità che devono fornire degli input per facilitare la socializzazione e l’interazione.