Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

La Campagna LasciateCIEntrare chiede la liberazione immediata di Carola Rackete

Carola ha finalmente infranto il muro di indifferenza e vigliaccheria che circonda l’Italia e l’Europa in questi tempi.
Da quando la Sea Watch 3 ha salvato nel Mar Mediterraneo 43 uomini, donne e minori, per portarli in un luogo che fosse più sicuro del loro porto di partenza, ovvero la Libia, Carola Rackete ha mostrato, assieme a tutto il suo equipaggio, ancora una volta, il significato della parola UMANO.
Invece l’Italia e l’Europa, a dispetto dei trattati internazionali, delle Convenzioni di Lisbona, di Ginevra, dell’ONU, continuano a sciorinare quella disumanità che non si distingue da quella dei non governi, delle milizie e degli assassini che operano in Libia.
In Italia, un Governo democraticamente eletto, uno dei peggiori della nostra storia, che pur di mostrare il pugno duro, si accanisce contro qualsiasi principio di accoglienza, di umanità, di politica lungimirante, fa un vile sfoggio di crudeltà, populismo, becero sovranismo di ritorno.
Da un lato, dunque, un Governo violento che ha stracciato la nostra Costituzione resistente. Dall’altro, una donna che infrange regole inique ed ingiuste e che ha il nostro sostegno, ora e sempre. Una donna che evidenzia la nostra totale insufficienza.

Tuttavia, al di là degli appelli e dei proclami vanno moltiplicate le azioni di ribellione e di resistenza a tanta violenta disumanità.

Di fronte a chi fugge, a chi viene detenuto e torturato, violentato, le parole altisonanti che non conducono ad azioni concrete sono complicità nel disumano.

Disobbedire alle nuove leggi “razziali”, rappresenta l’unico destino possibile. A chi chiude i porti ed invoca di affondare quella nave, a chi grida e chiede l’arresto di questa donna, ricordiamo che gli eccidi ed i trattamenti disumani e degradanti, che si perpetrano in Libia, avvengono sotto i loro occhi e con la loro firma in calce.

Sempre a costoro, vogliamo ricordare che l’abuso di potere nelle nostre carceri, nelle strade, le violenze ripetute contro chi è più debole, le aggressioni razziste e sessiste, la repressione di chi lotta per i diritti di tutti, in ogni dove in questo Paese, si stanno moltiplicando “grazie” a loro.

A costoro ci preme ripetere che sono colpevoli e non li riconosciamo come istituzioni, ma banali criminali. Un criminale che incarcera è un aguzzino.

Vogliamo sapere come stanno gli uomini, le donne ed i minori che per tanto tempo sono stati sottoposti a trattamenti disumani.
Vogliamo che vengano garantiti da ora in avanti i loro diritti.
Vogliamo che Carola venga liberata subito!

#Noiviaccusiamo #disobbedienzadiffusa

Campagna LasciateCIEntrare

La campagna LasciateCIEntrare è nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e nei C.A.R.A. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo): appellandosi al diritto/dovere di esercitare l’art. 21 della Costituzione, ovvero la libertà di stampa, LasciateCIEntrare ha ottenuto l’abrogazione della circolare e oggi si batte contro la detenzione amministrativa dei migranti continua »